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A Senigallia le fotografie della colomba e dell’elefante

Dal 18 ottobre l’allestimento alla Rocca Roveresca dell'amore tra Frida Khalo e Diego Rivera

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Frida Khalo e Diego Rivera

L’amore di Frida Khalo e Diego Rivera fu tempestoso e fittamente costellato di tradimenti e colpi di scena: registrò persino un colpo di pistola, che è entrato nella leggenda. Le immagini di Frida e Diego, scattate da Leo Matiz e ritrovate da Alejandra Matiz, apriranno l’itinerario espositivo alla Rocca Roveresca, che sarà inaugurato il 18 ottobre.

E’ stato predisposto proprio da Alejandra Matiz, la figlia del famoso fotografo sudamericano. Si tratta di un itinerario espositivo, promosso dal Comune di Senigallia, patrocinato dal Senato e reso possibile dalla compartecipazione della Fondazione Città di Senigallia e grazie a sponsor privati di Senigallia.

Frida e Diego si erano incontrati nel 1922 alla Scuola nazionale preparatoria. Lui, l’elefante, solido e corpulento, era già il pittore più famoso del Messico rivoluzionario. Lei, la colomba, era una ragazzina bella, ribelle, ma fisicamente sofferente, tanto, che sola, sembrava essere incompleta senza appoggiarsi alla robusta spalla di Diego Rivera. Le mostre presso le Scuderie del Quirinale di Roma (trecentomila visitatori), e quella, in corso, al Palazzo Ducale di Genova hanno indagato i legami che unirono due artisti così differenti. Diversa è stata anche, nel tempo, la valutazione della loro produzione artistica.

Frida Khalo e Diego RiveraFrida e Diego portarono nel loro rapporto e nella loro arte le loro esperienze individuali.
Rivera era nato nel 1886 a Guanajuato, era stato un “bambino prodigio”, che eccelleva nel disegno. In Europa si recò con una borsa di studio nel 1907, studiò attentamente le opere della scuola spagnola, da Velazquez a El greco a Goya. A Parigi, si concentrò sulla pittura di Cezanne, Signac e Seurat. Tra il 1913 e il 1914, la sua attenzione fu attratta dall’opera di artisti come Modigliani, Picasso, Braque e Gris. Tornato in Messico, Rivera iniziò a progettare la sua opera presso la Scuola Nazionale Preparatoria, in cui Frida Kahlo era allieva. Il murale di Rivera La Creazione è ritenuto il preludio al Rinascimento della pittura murale messicana dove è evidente come il suo viaggio in Italia avesse dato i suoi frutti, con le grandi figure eseguite in pose classiche, realizzate secondo i principi di un classicismo figurativo, al quale Rivera ha cercato di aggiungere elementi nazionalistici. Il taccuino del Viaggio in Italia di Rivera è una parte importante della mostra al Palazzo Ducale di Genova, non essendo mai stato esposto prima. Diego ha dipinto le emozioni storiche, interpretando la rivoluzione nelle arti visive. Al centro dei suoi grandi dipinti c’è l’uomo al potere, sempre circondato da un pubblico, nel pieno dell’esercizio di una capacità di dare una forma alla vita, passando per la via dell’edonismo egoistico.

Frida KhaloFrida invece dipinse per rifugiarsi in un mondo di fantasia, trasportando problemi e sentimenti in quadri di piccole dimensioni. La sua fu una lotta con il dolore e con la solitudine, che trovò espressione adeguata in un “realismo magico”. Sviluppò un linguaggio artistico personale e diverso da quello degli artisti che ebbe modo di conoscere nei viaggi negli Stati Uniti e in Europa. La sua fu una rivoluzione interiore. Era nata nel 1907 presso la Casa Azul de Coyoacán, un sobborgo di città del Messico. Nel 1925, all’età di 19 anni, fu vittima di un incidente stradale terribile, una collisione tra un autobus e un tram. Un corrimano in ferro penetrò nel suo fianco. L’incidente la costrinse a una lunga, dolorosa degenza. Ne conseguì la sua rinuncia agli studi di medicina. Si dedicò alla pittura. Mostrò i suo dipinti a Diego, una mattina del 1927 mentre era lui era impegnato a distribuire armi e a dipingere gli affreschi sulle pareti del Ministero dell’Educazione. Diego Rivera ritrasse Frida per la prima volta in uno dei suoi grandi murali al Ministero dell’Educazione, a fianco a Tina Modotti, la fotografa italiana, che era loro amica comune. Quando nel 1929 si sposarono, Frida aveva 22 anni. Diego di anni ne aveva 43 anni ed era già un artista famoso, con tre matrimoni alle spalle e tre figli. Sei mesi dopo Diego ebbe una relazione con la sorella di Frida e Frida per vendetta con Leon Trotskyi, scappato dall’URSS, che lei ospitava nella Casa Azul. Per tutta la vita ebbero entrambi decine di amanti, anche in comune, come ad esempio Tina Modotti. Però non furono mai capaci di lasciarsi. Nel 1930, Diego Rivera arrivò a San Francisco per la prima volta con la sua giovane sposa. Dipinse al San Francisco Stock Exchange e cominciò poi a dipingere un altro murale al Detroit Institute of Arts. Breton descrisse la sorpresa nel trovare, a casa di Diego Rivera i dipinti della moglie, e scrivendo: L’arte di Frida Kahlo è un nastro attorno a una bomba.

Frida KhaloDiego Rivera riuscì a dare voce ai problemi e ai bisogni contemporanei, rimanendo nella memoria collettiva del suo paese. Attraverso le sue visioni provenienti dal mito, invece Frida ha parlato ai sentimenti universali dell’uomo. Dunque nella sua solitudine appare essere più vicina all’uomo moderno di quanto lo sia Diego. Il risultato è che Frida Kahlo rimane icona oggi come allora, non solo in Messico, ma in tutto il mondo.

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