La “Fuga d’Egitto” da Senigallia vola in Argentina
La pala dell’urbinate Vitali è a Buenos Aires fino all'11 novembre, ma un altro dipinto è tornato
E’ partita per l’Argentina la grande pala del baroccesco Alessandro Vitali, conservata nella Basilica Cattedrale di Senigallia, per essere esposta alla mostra “Meraviglie dalle Marche II” che aprirà giovedì 18 settembre al Museo Nacional de Arte Decorativa di Buenos Aires.
La città misena si conferma essere una delle grandi protagoniste dell’arte e della cultura marchigiana, non solo per le mostre nazionali “La Grazia e la Luce” nonché “Lacrime di Smalto” in corso nelle prestigiose sedi cittadine, ma anche per i grandi prestiti internazionali.
E così da uno dei tanti altari della Cattedrale senigalliese, è volata in Argentina la pala “Fuga in Egitto” raffigurante una graziosa scena famigliare, imperniata sul riposo durante la fuga in Egitto della Santa Famiglia di Nazareth. Dipinto attribuito all’urbinate Alessandro Vitali (1580-1630) stretto emulo di Federico Barocci, rappresenterà le Marche nella mostra che sino all’11 novembre rappresenterà il meglio della pittura della nostra Regione in una terrà dove tanti marchigiani migrarono nel secolo scorso. In mostra, assieme alla tela di Senigallia, opere di Andrea da Bologna, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno, Perugino, Nicola Filotesio, Lorenzo Lotto, ed ancora Tiziano, Federico Zuccari, Filippo Bellini, Andrea Lilli, Domenico Tintoretto, Simone De Magistris, Guercino, Guido Reni e tanti altri ancora: alcune provenienti pure da altre parrocchie della Diocesi.
Opere che vanno e opere che vengono a Senigallia, in questo grande scambio culturale: parliamo della grande pala d’altare della Bottega del Barocci che, sino al 2 novembre, senigalliesi e turisti tutti potranno ammirare alla Pinacoteca Diocesana di Senigallia nell’ambito della mostra “La Grazia e la Luce”.
Ecco a Senigallia il ritorno del quadro raffigurante la “Madonna in trono, con i Santi Simone e Giuda”, occasione più unica che rara quella di questo prezioso ritorno temporaneo. Nessun senigalliese sino ad oggi ha potuto ammirare questo capolavoro che, dalla chiesa della Maddalena, per la sua bellezza i commissari napoleonici trasferirono a Milano duecento anni or sono.
La mostra, promossa dal Comune di Senigallia, dalla Soprintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e dalla Diocesi di Senigallia, rimarrà aperta fino al 2 novembre; orari: dall’8 settembre al 2 novembre dalle 15 alle 19 nei feriali e dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 il sabato e i festivi.
Info: www.diocesisenigallia.it.
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