Alluvione, conclusa la ricognizione dei danni a Senigallia: 100 milioni di euro
Mangialardi: "gli stanziamenti siano inseriti nella Legge di Stabilità e ora voltiamo pagina"
E’ stato presentato nella mattinata dell’11 settembre l’esito definitivo della ricognizione dei danni privati e pubblici dell’alluvione che lo scorso 3 maggio ha flagellato Senigallia. Ricognizione che ammonta complessivamente a 99 milioni e 355 mila euro è il frutto delle 7097 schede inviate al Comune senigalliese a seguito dell’ordinanza del dipartimento della Protezione Civile.
Un passaggio fondamentale che permette di avere un quadro esatto degli effettivi danni causati dal disastro atmosferico. “Un passo fondamentale che ci deve fare voltare definitivamente pagina sui tragici eventi di maggio – queste le parole con cui è stata introdotta la ricognizione del primo cittadino Maurizio Mangialardi. “L’obiettivo è quello di far sì che gli stanziamenti finalizzati al risarcimento siano inseriti dal governo nella Legge di stabilità che verrà predisposta ad ottobre. Dal canto nostro, ci attiveremo nei confronti della Regione Marche affinché vengano riconosciuti alla nostra città le giuste risorse”.
“Colgo l’occasione ancora una volta per fare un plauso alla nostra città per la grande reazione che ha permesso di rialzarci in tempi da record. Vediamo dalle cronache che ci arrivano da tutta Italia come questi fenomeni siano sempre più eventi non rari, ma di raro ci sono stati la volontà ed i tempi celeri con cui abbiamo saputo ripulire e rialzarci”.
L’amministrazione ha evidenziato i tanti interventi realizzati per la gestione dell’emergenza: dall’assistenza alla popolazione messa in moto fin da subito in termini di aiuti di prima necessità, alla logistica e all’impiego di uomini e mezzi, passando per il sostegno economico sia come contributi sia come agevolazioni.
“Ora il prossimo passo è la costituzione di un gruppo di monitoraggio della media e bassa valle del Misa a cui prenderanno parte oltre che il Comune Senigalliese, l’Autorità regionale del bacino, la Provincia di Ancona ed i Comuni di Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli. Vale la pena ricordare che la manutenzione del fiume non è appannaggio dei comuni; è necessario lo stesso però costituire un gruppo che vegli costantemente sulla vallata perché, come abbiamo visto in prima persona, rischiamo di pagare il conto di un’eventuale cattiva manutenzione del tratto fluviale.”
Il Sindaco non riesce a comprendere la gravità della situazione tanto permettere opere in zona perimetrata PAI pericolo R4 tanto "NON HA LA FACOLTA'DI DEVIARE IL MISA PRESENTE DA SECOLI".
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