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Cinema e memoria, Senigallia si fa valere anche a Parigi

Nuovo film della giovane regista Giulia Casagrande: incontro al Musinf con l'autrice

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Giulia Casagrande al Musinf di Senigallia

Il progetto di un nuovo film di Giulia Casagrande sarà oggetto a ottobre di un incontro al Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia – MUSINF di Senigallia che da tempo sta seguendo i giovani talenti, spesso all’estero con più fortuna e più visibilità che in Italia.

La regista senigalliese Giulia Casagrande ha infatti ricevuto il Premio Paris Jeunes Talents 2014 per il progetto intitolato “Clara e la vita immaginata” per il quale ha effettuato a Senigallia e continuerà a effettuare da ottobre le ricerche d’archivio. Si tratta di un film, di cui aveva dato preannuncio nel 2013, durante l’incontro con gli allievi del corso di foto-giornalismo del Musinf, che ha richiamato molto interesse… E’ stato selezionato all’Atelier d’écriture documentaire 2013 de la Fèmis (Scuola Nazionale di Cinema di Parigi), dove Giulia ha sviluppato una prima versione del progetto. E’ stato poi selezionato alle giornate professionali di Retours vers le Future di Chateauroux (festival francese dedicato ai film che utilizzano immagini d’archivio). Quest’estate poi ha ricevuto inoltre per questo progetto il Premio Paris Jeunes Talents 2014, categoria Arti Visive del Comune di Parigi.

Giulia CasagrandeVista l’importanza nel film del ruolo dell’immagine fotografica e di un legame forte con la storia della nostra città e dei suoi luoghi, la Casagrande – attualmente a Parigi – ha chiesto di visionare le fotografie dell’archivio Cingolani-Giovenali che si trovano al Musinf. Fotografie già restaurate e scannerizzate da Patrizia Lo Conte e Alfonso Napolitano, dopo l’alluvione che ha colpito la città lo scorso maggio.

E’ stato molto importante visionare queste immagini – ha scritto Giulia Casagrande al prof. Bugatti – perché la presenza dell’immagine fotografica sarà centrale nella costruzione del film: il suo punto di partenza della storia sono proprio due fotografie scattate a Senigallia”.
“Clara e la vita immaginata” é un progetto documentario che evoca il passaggio dall’infanzia all’età adulta di Clara, oggi anziana, nata durante il fascismo e diventata una giovane donna nel dopoguerra. Il film evoca alcuni momenti della sua giovinezza e della storia d’Italia e interroga la costruzione dell’immaginario di Clara attraverso il cinema di propaganda del LUCE e i film, visti nei cinema di Senigallia tra gli anni 30 e 40, dove Clara sognava di diventare attrice.

Giulia Casagrande al Musinf di SenigalliaNel suo progetto la regista Giulia Casagrande partirà da una prima foto che é stata scattata da Edmo Leopoldi intorno al 1938 e che ritrae Clara bambina davanti alla Casa del Balilla di Senigallia. Nella seconda, fatta da Cingolani, siamo nel 1947 Clara é una giovane donna che assomiglia alle attrici del tempo. La prima é una foto destinata a diventare una cartolina turistica della città durante il fascismo e l’altra una foto-ritratto costruita in studio. “Si tratta – scrive Casagrande – di due modi completamente diversi di rappresentare l’umano. Importanti nel film saranno anche le immagini della Senigallia di un tempo e di oggi, a testimoniare i cambiamenti del paesaggio e dell’architettura della città e della sua rappresentazione”. Per alcuni mesi Giulia Casagrande ha effettuato delle ricerche negli archivi fotografici di Pegoli e Leopoldi e la loro collaborazione è risultata importante per l’avanzamento nelle ricerche.

Il film, oltre a essere una riflessione sulla memoria e su cosa resta oggi di quegli anni, vuole essere una riflessione sulla maniera di rappresentare la donna nel periodo tra il fascismo e il primo dopoguerra e su come la donna costruisca una sua identità a partire dalle immagini. “Perciò visionare la parte finora restaurata dell’archivio di Cingolani al Musinf – ha sottolineato la regista – é stata una bellissima scoperta che mi ha permesso di allargare la riflessione sul ritratto fotografico, su come le donne venivano fotografate al tempo, con quali tecniche, tessendo in questo modo un doppio interrogativo su come si costruisce un’immagine e su come si costruisce una donna”.

Un incontro con la regista Casagrande è già stato programmato al Musinf per il prossimo ottobre, appena, l’autrice rientrerà da Parigi.

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