Un metro d’acqua, la prima fila di loculi sommersa da fango e detriti di ogni genere: è questa la scena che si è presentata a coloro che si sono recati a trovare i propri cari al Cimitero delle Grazie nella giornata del 27 luglio. L’acquazzone che si è abbattuto su Senigallia nel primo pomeriggio della giornata precedente allagando diverse zone, non ha risparmiato neanche i morti. Come mostrano le foto scattate da Matteo Montesi, il livello delle acque provenuto dalle fognature ha superato il metro procurando danni e disagi.

Analogamente ad altri quartieri allagati della città l’allagamento è scaturito dall’impianto fognario che non è stato in grado di far defluire l’acqua piovana. “La parte del cimitero più colpita è l’ala nuova, che si trova più in basso rispetto agli altri padiglioni” racconta Matteo Montesi, “la scena che mi si è presentata non l’auguro a nessuno. Mi sono recato al Cimitero per andare a trovare mia madre e mi sono trovato di fronte ad uno scenario terribile: nonostante il livello di fango si fosse oramai abbassato, l’acqua ancora defluiva dai loculi più bassi; temo che si siano riempiti. Poi ancora detriti, fogliame, sporcizia, fiori che galleggiavano. E’ abbastanza indecente che neanche i morti possano riposare in pace: mi chiedo a chi spetta la manutenzione delle caditoie o delle fognature in questo manufatto.”

FOTO di Matteo Montesi