La tragedia che si è consumata nella giornata di giovedì 17 luglio 2014  ha scosso molte persone. Un aereo civile della Malaysia Airlines avente a bordo circa 280 passeggeri (di cui 80 bambini) e 15 membri dell’equipaggio è stato abbattuto da un missile terra aria e si è schiantato al suolo non restituendo dai suoi resti (sparpagliati in un’area di circa un chilometro) alcun sopravvissuto.

Questo triste e tragico evento ci dà però l’occasione per vedere come spesso i mercati siano collegati alla realtà. In virtù dell’accaduto e delle sanzioni inflitte, i mercati finanziari russi hanno infatti subito delle forti perdite.

Washington ha voluto colpire il potere economico del Cremlino. La borsa russa è infatti colata a picco insieme al Rublo. Nella giornata di venerdì 18 luglio 2014 gli indici principali russi Micex e RTS hanno perso rispettivamente il -2,5% e il -3,8%. Non solo, colossi energetici come Rosneft e Novatek stanno cedendo il -4,7% e il -6,7%.

Che dire invece del cross dollaro/rublo? La moneta russa è in calo e il cambio con il verde dollaro è arrivato a 35,243 rubli. Per il  cross si tratta del dato maggiore dal 12 maggio. Davvero un brutto colpo per Putin che vorrebbe rendere il rublo il maggiore antagonista dei petrodollari.

Esaminando questi dati possiamo perciò capire l’influenza che gli eventi geo-politici hanno sui mercati azionari che di conseguenza diventano  instabili e volatili.

Poiché negli Stati Uniti è iniziata la stagione delle trimestrali c’è da segnalare  il risultato trimestrale di Google. L’azienda ha infatti “centrato” , per ciò che riguarda il fatturato, le attese degli analisti con i ricavi pari al 22% ma ha invece deluso le aspettative sugli utili.