Tasi, la replica del sindaco di Senigallia a Paradisi
Mangialardi: "Disarmante superficialità, tanta demagogia e populismo"
Il Consigliere Paradisi si diverte a scrivere boutade su interventi tanto impegnativi e gravi, quali sono quelli concernenti Tasi e Tari, che pesano sulla vita delle famiglie. E lo fa, come sempre, omettendo e mescolando dati con disarmante superficialità e tenendo sempre molto alto il tasso di demagogia e populismo.
Sarei tentato di non rispondergli se non fosse per rispetto delle funzioni istituzionali che svolge o meglio che dovrebbe esercitare.
La tassazione è un problema serio e difficile non solo a Senigallia ma in tutto il paese : va trattato con grande senso di responsabilità come noi facciamo, praticando equità e progressione, cercando di proteggere le fasce più deboli, utilizzando tutti gli strumenti di controllo e di verifica possibili che sappiamo essere non perfetti. Di questo parliamo e discutiamo con le forze sociali e i rappresentanti di categoria e le assicuro che tutti loro sono consapevoli della gravità della situazione e delle difficoltà nel mettere in campo azioni amministrative di questo tipo. L’applicazione della Tasi e della Tari, che rappresentano le nuove e inique modifiche governative alla fiscalità locale delle quali gli enti locali pagano i danni, è questione molto articolata e complessa che richiede approfondimenti nel merito invece che scorciatoie propagandistiche.
Per questo mi chiedo: ma il consigliere Paradisi invece di fare le solite “sparate” demagogiche solo per far sentire che lui c’è, perché non si impegna un po’ di più, perché non si degna di venire in Commissione ad approfondire la questione e magari, se è in grado, prova ad avanzare una proposta alternativa più equa e più adeguata di quella che noi stiamo mettendo in campo?
E’ molto, troppo semplice criticare e basta. Sono tutti capaci. Invece elaborare proposte serie è un’operazione ben più complessa alla quale il Consigliere Paradisi sistematicamente si sottrae.
Ancora una volta Paradisi mischia argomenti che poco hanno a che fare l’uno con l’altro ingenerando tra i cittadini una gran confusione e disorientamento. Si scaglia contro l’impegno di 400 euro per spese di rappresentanza, ben sapendo che questa tipologia di spesa (che nel nostro Ente è sempre di lieve entità) è molto ampia e non vede in alcun modo come beneficiari gli amministratori. Tanto per rimanere al caso citato dal Consigliere, le uniche spese liquidate in quell’impegno sono l’ospitalità ad un importante artista che ha fatto una mostra a Senigallia e i manifesti funebri per un lutto che ha interessato l’Ente. Altro che cin cin.
Per quanto riguarda la parcella all’avvocato Bertinelli Terzi, Paradisi omette di specificare qual è il valore della causa in oggetto: oltre 27.000.000 (ventisettemilioni) di euro. Un particolare decisivo per valutare la congruità della parcella. E che dire poi del ritornello dei “soliti noti” che immancabilmente Paradisi ripete? Rispetto al caso specifico vorrei ricordare che il Teatro alla Panna, al pari di molte altre associazioni senigalliesi, ha in concessione da oltre 20 anni un piccolo locale per lo svolgimento delle proprie attività per il quale paga, così come le altre, il canone agevolato previsto dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale.
Ed allora Consigliere Paradisi vorrei rivolgerle un appello: venga in Commissione Consiliare per lavorare alla ricerca delle migliori soluzioni possibili da fornire ai problemi dei cittadini di Senigallia invece di battere la solita via della demagogia e del populismo a buon mercato.
Mi dispiace dirtelo, ma con la crisi che c'è oggi anche nei settori delle libere professioni, la parcella liquidata all'Avv. Bertinelli Terzi, nonostante il valore della causa sia così elevato (27.000.000), mi sembra comunque abbastanza onerosa. Sono più che certo che, in questo momento, si sarebbero trovati bravissimi legali a cifre ben più contenute. Non so e non voglio sapere se questo Legale è amico o amico degli amici; se è bravo poco mi importa. So solo che è caro; e pure tanto!
Quanto ai 400 euro per spese di rappresentanza non mi esprimo; mi sembra solo una questione di "lana caprina"
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