Calcio: “Vigor Senigallia, inammissibile andare avanti così”
Anche un tifoso storico come Marco Barchiesi getta la spugna. Ma non sarà l'unico
Luglio avanza, l’inizio del torneo si avvicina (7 settembre) ma in casa Vigor Senigallia continua a regnare l’incertezza. La società aveva preannunciato una conferenza stampa per l’inizio di questa settimana, ma ancora non è giunta alcuna comunicazione in merito.
Un incontro in cui il presidente Valentino Mandolini farà il punto della situazione attuale dopo l’addio prima dello sponsor Cantarini e poi del diesse Scarpini, partenze che hanno messo in dubbio anche la volontà di proseguire del mister Giuliani, che era stato scelto come allenatore per l’Eccellenza 2014-15 nel mese di giugno.
Intanto, continua la fuga dei giocatori, che dopo i pezzi migliori riguarda anche gli altri elementi del vivaio, comunque titolari nel torneo scorso: è il caso di Carboni, già sicuro al Barbara dove però dovrebbe essere raggiunto pure dall’albanese Mucaj e dal secondo portiere Putignano.
Sembra il classico “fuggi fuggi generale“, anche se il presidente Mandolini ha rassicurato sull’iscrizione della squadra e su un budget che – pur bassissimo e inadeguato alla categoria – “sarà sostanzialmente simile a quello del 2013-14“.
Tuttavia, anche i tifosi, i non molti rimasti, sono ormai stanchi e sfiduciati. Marco Barchiesi, esponente storico dei Ragazzi della Nord, uno dei pochissimi che ancora seguiva la squadra in casa e in trasferta, ammette di essere pronto a gettare la spugna: “parlo a titolo personale – precisa – e non come Rdn, ma esprimo un malessere diffuso. C’è il rischio che non si abboni più nessuno (e due anni fa le tessere staccate furono appena 30…). In questi anni tribolati, l’unica persona che si era avvicinata alla società con un pò di soldi, passione e un progetto serio era lo sponsor Cantarini. Mandolini è riuscito a far fuggire anche lui. Dovrebbe essere il primo tifoso della squadra ma sta facendo del male alla Vigor e continua a non andarsene.Quei pochi, meravigliosi, tifosi, che ancora vengono al Bianchelli, dovrebbero disertare lo stadio. Andare avanti cosi è inammissibile“.
Sentita la tifoseria, o quantomeno un suo esponente dall’indubbia fedeltà, torna più che mai attuale una domanda che ci eravamo posti in chiusura ad uno degli ultimi articoli sulla questione: “Per quanto tempo ancora la più antica società cittadina dovrà continuare a tirare avanti in uno stato di sempre più grave agonia?“.
Nella foto, chi resta e chi va: agli estremi i partenti Scarpini e Cantarini, al centro i dirigenti Carboni e Mandolini.
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