Fine settimana a Senigallia tra liti, furti in abitazione, alcol e droga
I Carabinieri impegnati in una serie straordinaria di controlli a persone, mezzi e locali
Controllo straordinario del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Senigallia nel corso dell’ultimo weekend. Oltre alla nota vicenda che ha visto come protagonista il 23enne jesino poi tratto in arresto, i militari sono stati impegnati in una serie di servizi tra controlli ai locali, alla movida notturna, alla circolazione stradale, agli obiettivi sensibili e ai soggetti d’interesse investigativo.
Un pattugliamento straordinario che è iniziato dalle ore 20 di sabato 28 giugno per terminare solo domenica 29 all’alba. Oltre 50 gli obiettivi sensibili, tra cui la temporanea residenza senigalliese del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dr. Federico Cafiero de Raho; 60 le persone identificate, in poco più di 30 veicoli; 10 le persone sottoposte agli arresti domiciliari, così come i locali e gli esercizi pubblici.
Durante questi servizi sono state numerose anche le chiamate giunte al numero di pronto intervento 112 per lamentare schiamazzi, disturbo della quiete, litigi tra ubriachi e molestie da parte di persone visibilmente alterate.
Dunque una notevole mole di lavoro per i Carabinieri nell’ultimo fine settimana di giugno, complice una sempre più complessa e articolata gestione di persone fuori controllo a causa dell’abuso di sostanze alcooliche e dell’uso di stupefacenti, troppo spesso assunti contemporaneamente. Fondamentale, a tal riguardo, l’attività responsabile e preventiva di gestori di bar, night, discoteche, locali di pubblico intrattenimento e del personale addetto alla somministrazione delle bevande.
Sul fronte dei furti in abitazione, invece, sono arrivate alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Senigallia diverse segnalazioni di tentativi di intromissioni nelle case, soprattutto nelle aree rurali e nelle frazioni di Senigallia.
Complici dei ladri l’assenza di idonei sistemi di vigilanza ed antifurto, la non adeguata chiusura di porte e finestre e la perdurante abitudine di custodire in casa preziosi e danaro contante non sempre ben protetti in casseforti, anch’esse, tra l’altro, non del tutto sicure.
Aumentate anche le segnalazioni di anziani truffati e derubati. Ancora una volta dal comando dei Carabinieri viene rinnovato l’invito ad evitare che gli anziani restino in casa da soli o vadano in giro da soli, quando possono essere più facilmente vittime di truffe o furti.
“Ma se ciò non fosse possibile – ricorda il capitano Lorenzo Marinaccio – si faccia in modo che in casa non vengano lasciati preziosi e denaro contante e che indosso non abbiano monili e preziosi di valore. A tal proposito, è fondamentale l’azione di prevenzione di figli, nipoti e persone addette alla loro compagnia“.
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