SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Socìetas Raffaello Sanzio prepara “Go down, Moses” alla Fenice di Senigallia

Una delle più note compagnie teatrali al mondo in città fino al 22 luglio

Il teatro La Fenice di Senigallia

Il Teatro La Fenice di Senigallia ospita dal 1° luglio per circa venti giorni – su iniziativa del Comune e dell’AMAT – la residenza di allestimento del nuovo attesissimo lavoro Go down, Moses della Socìetas Raffaello Sanzio, la compagnia di Cesena da tempo tra le più note e apprezzate della scena mondiale, artefice di un teatro di dirompente radicalità, nelle forme e negli assunti di pensiero.

I suoi spettacoli, come in questo caso, sono spesso coprodotti da importanti istituzioni e teatri stranieri e accolti come eventi di grande risonanza mediatica.

Al termine della residenza, il 22 luglio alle ore 21, il pubblico potrà vedere le tracce del lavoro in una esclusiva prova aperta sempre al Teatro La Fenice (biglietto d’ingresso euro 5,00).

Fondata nel 1981 da Romeo Castellucci insieme a Claudia Castellucci, Chiara Guidi e Paolo Guidi, la Socìetas Raffaello Sanzio ha saputo fare del teatro un’arte plastica complessa, ricca di visioni, sviluppando un linguaggio comprensibile in tutto il mondo, come possono esserlo la musica, la scultura, la pittura e l’architettura.

Pubblicazioni e studi in varie lingue sul loro teatro si sono moltiplicati, al pari dei riconoscimenti raccolti nel corso degli anni: il Purgatorio, parte dell’imponente trilogia ispirata alla Divina Commedia di Dante, è stato eletto da “Le Monde” “miglior spettacolo del decennio 2000-2010”.

Go down, Moses – regia, scenografia, luci e costumi di Romeo Castellucci, musica di Scott Gibbons, interpretazione di Gloria Dorliguzzo, Luca Nava, Gianni Plazzi, Stefano Questorio, Sergio Scarlatella – intende affrontare i differenti momenti della vita di Mosè, così com’è narrata nell’Antico Testamento.

Nelle vicende di quest’uomo vi è qualcosa che inerisce la sostanza del nostro tempo. Come nel Mosè di Michelangelo – descritto nelle pagine che Freud ha dedicato a quest’opera – il profeta del monoteismo è qui presentato come un uomo reale, che reagisce di fronte alle difficoltà che Dio gli pone innanzi: a partire dall’infanzia, con l’abbandono nelle acque del Nilo, fino al mistero del roveto ardente dove si manifesta – nel kabod – l’abbacinante e terribile splendore della gloria di YHWH – per arrivare ai 40 giorni passati sul monte Sinai, dove riceve le tavole della legge per poi, al suo ritorno, scoprire il vitello d’oro eretto dal popolo. Il personaggio Mosè è dissolto nelle scene, tralascia la narrazione biografica per estendersi su concetti, sentimenti e caratteri presaghi di una rivelazione che agisce ora, nel tempo attuale. Mosè è avvicinato allo sguardo dello spettatore, sostanziando ogni elemento sensibile dello spettacolo, concepito per quadri e frammenti; vibrazioni psichiche che emergono come increspature nello spazio-tempo della vita, quotidiana e insieme oscuramente percepita come esilio. Il titolo evoca la celebre canzone spiritual degli schiavi d’America, che identificavano il popolo ebraico come il simbolo e la preveggenza di un loro ritorno all’Africa, così come gli israeliti furono capaci di ritornare dall’esilio di Babilonia e – grazie a Mosè – affrancarsi dalla schiavitù di Egitto. Così ora, il canto degli schiavi d’America, può risignificare la condizione della nostra schiavitù incorporea, in esilio dall’essere. Due immagini, in effetti, convogliano e guidano questo lungo spettacolo, come le facce di una stessa medaglia: il roveto ardente, che rappresenta la vera immagine, che nega ogni rappresentazione – “io sono colui che sono” e il vitello d’oro, che invece raffigura la falsa immagine, quella illustrativa di quella stessa frase. Tutto quello che sta in mezzo è l’oggetto di questo lavoro.

Lo spettacolo è una produzione Socìetas Raffaello Sanzio in co-produzione con numerosi partners internazionali: Théâtre de la Ville with Festival d’Automne à Paris, Théâtre de Vidy-Lausanne, deSingel International Arts Campus /Antwerp, Teatro di Roma; La Comédie de Reims, Maillon, Théâtre de Strasbourg / Scène Européenne, La Filature, Scène nationale-Mulhouse, Festival Automne en Normandie, Festival Printemps des Comédiens; Athens Festival 2015, Adelaide Festival 2016 Australia, Peak Performances 2016, Montclair State-USA.

Per informazioni: AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno