Una senigalliese (quasi) alla conquista del mondo. Vittoria Belogi, 20 anni,  ha sfiorato la vittoria nella finale svoltasi a Gallipoli di Miss Mondo Italia arrivando nella ristrettissima cerchia delle ultime cinque che si sono giocate fino all’ultimo lo scettro di “più bella del reame” ed il pass per volare alla finalissima a Londra. Un’esperienza comunque positiva che la bella senigalliese ci ha raccontato in prima persona.
Ecco l’intevista a Vittoria Belogi di SenigalliaNotizie.it

Partiamo dall’inizio: come è iniziata la tua avventura a Miss Mondo?

Quasi per caso, direi. Mi ero iscritta tre anni fa quando avevo 17 anni senza prendere la cosa troppo sul serio tanto che me ne ero dimenticata. Dopo l’alluvione mi è arrivata la telefonata dell’agente regionale Tunde Stift invitandomi ad andare alle selezioni che si sarebbero svolte a Civitanova Marche. All’inizio non ero molto convinta: a casa ancora eravamo in preda ai lavori post-alluvione. E’ stata mia madre a darmi lo slancio giusto: “Vai e divertiti! Passa un pomeriggio diverso…” e così sono andata, senza troppe aspettative per la verità. E’ successo che ho passato la prima selezione e mi sono qualificata per le finali a Gallipoli che sono iniziate il 31 maggio e da lì è iniziata l’avventura vera e propria insieme ad altre 150 ragazze che poi sono diventate 50; tra queste, con mia grande sorpresa, c’ero anche io.

Quali sono i  ricordi che ti rimarranno di questa esperienza?

Innanzitutto la bellezza del Salento, terra meravigliosa e poi il rapporto di amicizia che si è instaurato con diverse ragazze che hanno condiviso con me questa avventura. Magari non tutte, ma alcune di loro mi hanno colpito ed infine il ‘calore’ che mi è arrivato da ‘casa’: parenti ed amici che mi hanno sostenuto per tutti questi giorni.

Qual’era lo spirito tra voi ragazze? Competitività o complicità?

In generale molto tranquillo: sicuramente c’era qualche ragazza più “fomentata”… qualcuna non rinunciava ai tacchi e trucco nemmeno per venire a fare colazione! Considera anche l’età media, che si aggirava intorno ai 17 anni, io era tra le più grandi! Poi eravamo un gruppo abbastanza eterogeneo: c’erano sia ragazze con diversi concorsi alla spalle, che altre alle prime esperienze. Si è instaurato un bellissimo rapporto con l’altra concorrente marchigiana, soprattutto verso la fine: una ragazza on le idee chiare che nonostante i suoi 17anni ha già preso parte a diversi concorsi, bella ed intelligente.

I concorsi di bellezza contribuiscono secondo alcuni ad alimentare la concezione stereotipata della donna oggetto o all’esaltazione di valori superficiali e basati solo sull’estetica: qual è la tua opinione?

Per me dipende molto da come li si vive. Parlando della mia esperienza, posso dire che per me è stato e rimane un gioco: ben venga se si riesce a trasformarlo in un lavoro ma se questo non accade è comunque un’esperienza fine a sé stessa e a cui non andrebbe attribuito un eccessivo valore. Poi, a difesa parziale di questo concorso, ho visto che aveva un’importanza non trascurabile anche la preparazione; a tutte è stato valutato il livello d’inglese e a tutte è stato richiesto un talento o una peculiarità non estetica: danza, canto, ballo … ad esempio la ragazza che ha vinto nel 2013 era cintura nera di karate ed ha portato in finale questa sua prerogativa.  Detto questo, è ovvio che questi concorsi possano alimentare certi stereotipi, ma è anche giusto non generalizzare e, come si suol dire, “non si può fare di tutta l’erba, un fascio”! “Bella” non fa per forza rima con “stupida”.

Alla luce di questa esperienza, pensi che prenderai parte ad altri concorsi sui generis?

Credo di no. Tutto è rimasto nell’ottica del ‘gioco’ e nonostante la bellissima parentesi non credo che ne farò altri. Mi hanno detto di provare con “Miss Italia” ma non credo che accetterò. Se si tratta poi di lavoro, ben venga! Ma per il futuro immediato mi aspetta lo studio e un lavoro da commessa a Senigallia, voglio essere indipendente dal punto di vista economico! La mia attuale aspirazione è quella di sentirmi realizzata negli affetti e nel lavoro … anche se non so ancora quale sarà!