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Il cordoglio di Mangialardi per la scomparsa di Giuseppe Amati

"Gli siamo grati per il suo insegnamento morale, politico e di educatore"

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Maurizio Mangialardi

Con la scomparsa del Professor Giuseppe Amati se ne va una parte importante della storia di questa città. Militare in Grecia, dopo l’armistizio del 1943, assieme ad altri soldati, si schierò, senza esitazione, contro l’esercito tedesco convinto della supremazia dei principi della democrazia e libertà, valori che egli coltivò sempre nei suoi studi umanistici. Docente di lingua e letteratura latina e greca negli istituti superiori prima e Preside per molti anni poi, la sua figura ha lasciato un segno di umanità e competenza in generazioni di studenti e nella città tutta.

Gli siamo grati per il suo insegnamento morale, politico e di educatore. Come Sindaco di Senigallia intendo oggi testimoniargli il ricordo e la stima della nostra Città, sentimenti questi che ho inteso esprimergli lo scorso anno in occasione della celebrazione ufficiale del 25 Aprile, quando, assieme ad altri protagonisti della lotta al nazifascismo, aveva voluto essere in piazza con noi tutti. In questa triste circostanza sono vicino a tutta la sua famiglia, ai figli Silvana ed Andrea.
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Nato a Senigallia da una storica famiglia corinaldese, dopo la licenza ginnasiale conseguita al Perticari, aveva frequentato  il triennio liceale presso la scuola militare ‘Nunziatella’, della cui associazione è stato presidente onorario e decano per le Marche.

Aveva frequentato quindi l’Accademia militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Parma.  Sappiamo tutti che la storia d’Italia lo annovera tra i protagonisti della resistenza militare italiana  in Albania e in Grecia. Vi sono pubblicazioni che ricordano i fatti coraggiosi per cui gli furono assegnate  una medaglia d’argento al valore militare e due croci al merito.
Nel dopoguerra proseguì la carriera militare fino al grado di Maggiore e quindi, dopo un corso di addestramento Nato negli Stati Uniti,  lasciò la carriera militare per invalidità di guerra. Successivamente, nel corso degli anni,  raggiunse il grado di Generale di Brigata.

Laureatosi a pieni voti in lettere classiche all’Università di Bologna, intraprese la carriera scolastica e  insegnò in vari istituti marchigiani,  da Fano a Falconara, fino a Senigallia, assumendo anche la presidenza del liceo classico Perticari.
Veramente tanti sono gli ex allievi che ricordano le sue capacità didattiche, di direzione e di organizzazione, segno che la sua testimonianza  nella scuola è stata alta e la sua operosità qualificata.

Caratterizzanti poi sono  state la sua vocazione  e la sua passione per la diffusione dei contenuti e dei valori del patrimonio costituito dalla  cultura greca e latina.

Tutti i senigalliesi ricordano Giuseppe Amati come un protagonista di primo piano delle vicende culturali e di impegno civile del Novecento. Per tutti noi Amati è e resterà il generale e il preside.

di Maurizio Mangialardi

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