Presentato a Senigallia l’esito della campagna regionale sull’educazione alimentare ‘Pappa Fish’, l’iniziativa con cui la Regione Marche ha voluto dare un contributo alla sana alimentazione nei giovanissimi e nelle scuole e una spinta al settore ittico regionale.

Un’iniziativa che ha coinvolto nel solo anno scolastico 2013-14 ben 13mila ragazzi di 120 scuole in oltre 20 comuni marchigiani, tra cui appunto Senigallia, resa possibile solo grazie alle risorse comunitarie europee Fep (Fondi europei per la pesca) che hanno finanziato il progetto con 470.000 euro.

“Siamo qui a Senigallia, oltre che per mostrare la nostra vicinanza a questa splendida città danneggiata dall’alluvione del 3 maggio scorso, anche per presentare la chiusura di questa campagna – ha detto l’assessore alla pesca Sara Giannini – che vuole evitare venga dispersa la cultura marinara e ittica storicamente da sempre presente nel territorio. E abbiamo perciò deciso di ripartire dai bambini, con applicazioni pratiche, con laboratori, questionari e con il pesce fresco servito nelle mense“.

All’incontro, in cui sono stati presentati i risultati del progetto ad un anno dalla sperimentazione, hanno partecipato anche l’assessore alla pubblica istruzione di Senigallia, Stefano Schiavoni, e l’assessore di Corinaldo Giorgia Fabri.
“Era importante fare il punto su un progetto – ha dichiarato Schiavoni – che mira alla crescita sana dei nostri ragazzi, al rilancio del settore ittico e, allo stesso tempo, al miglioramento del servizio di refezione scolastica locale. Un servizio che vede la collaborazione, qui a Senigallia, anche di un comitato di genitori che con suggerimenti e critiche ci permette di avere un servizio ai vertici della refezione regionale e non solo, ma soprattutto di stabilizzare una consapevolezza nei concittadini più giovani sull’alimentazione e sul consumo di pesce“.

La campagna educativo-alimentare ha riscosso un grande successo tra i più giovani e non solo, dato che anche le famiglie hanno potuto beneficiare di un’attenzione maggiore sul servizio regionale delle mense scolastiche, ma ha permesso di ridurre gli sprechi alimentari di oltre il 30% grazie a un generale apprezzamento per il pesce servito in mensa, che nella quotidianità capita spesso venga scartato o mangiato in minima parte.