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Alluvione: da Nuova Senigallia accuse dirette e richiesta di dimissioni

La lista civica attacca su mancato allarme e gestione dell'emergenza, annunciando un esposto in Procura

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Marcello Liverani - Scrivi il programma del Candidato a Sindaco di Senigallia
Corso Matteotti allagato

Dopo l’alluvione del 3 maggio u.s., dopo il fango e dopo la “santificazione” del nostro Sindaco, Maurizio Mangialardi, salito alla ribalta della cronaca per l’eroico salvataggio ad opera dei pompieri (“Con lui non si poteva fallire” recitava un articolo sul giornale…quindi con i cittadini comuni si può fallire???), Nuova Senigallia chiede ufficialmente che l’intera Giunta, con il “santificato” in testa, abbia la decenza di rassegnare le dimissioni per “manifesta incapacità” nel gestire il prima, il durante ed il dopo alluvione.

Sono tante le motivazioni, alle quali seguirà una nostra denuncia/esposto alla Procura della Repubblica di Ancona corredata da foto, testimonianze, registrazioni e video, che portano alla richiesta di dimissioni.

Premessa: Nessuna colpa diamo al Sindaco Mangialardi per quanto riguarda l’esondazione, visto che paghiamo cento anni di devastazioni ambientali di tutti i generi: cementificazioni selvagge, corsi di fiumi deviati, pulizia degli alvei dei fiumi mai fatta, il tutto causato dalla scelleratezza della politica tutta e dai “verdi”, che si ricordano di essere verdi solo quando gli fa comodo, impedendo anche le pulizie dei letti dei fiumi con le motivazioni più astruse, ma spalleggiando le cementificazioni che distruggono l’ambiente. La speranza è che il voto degli italiani, in particolare quello dei senigalliesi, li faccia sparire dalla scena politica come già accaduto per altri partitini completamente inutili.

Fatta questa doverosa premessa “accusiamo” invece il Sindaco e l’intera Giunta della mancata prevenzione prima e dei soccorsi dopo con domande, considerazioni e constatazioni che sono state ben evidenti all’intera cittadinanza.

La criticità e pericolosità di una esondazione era stata ampiamente annunciata da giorni dalla Protezione Civile con regolari comunicati che, ad alluvione passato, ha meglio precisato da quale parte ci fosse stata incompetenza;

Nessuna ordinanza è stata emessa il venerdì per chiudere le scuole, cosa invece fatta da altri comuni, perché?

Corrisponde al vero la voce che gira in città e che racconta che il figlio del Sindaco non è stato mandato a scuola sabato 3 maggio u.s.?

Nessun avviso è stato dato per far salvare il salvabile, fossero state anche solo le automobili, alla popolazione se non da una macchina dei Vigili Urbani che ha girato solamente in alcune vie;

Il mancato avviso/allarme, cosa gravissima che ha fatto capire che non esiste un piano particolareggiato di evacuazione in casi come quello vissuto, ha colto buona parte della popolazione di sorpresa e impreparata, facendo perdere loro tutto quanto avevano “costruito” con il sacrificio di una vita;

Corrisponde al vero il fatto che alle 7 di mattina del 3 maggio u.s. il Sindaco di Ostra, Massimo Olivetti, avvisava con una telefonata il Sindaco Mangialardi che Pianello di Ostra era tutta allagata?

Se dovesse corrispondere al vero, come mai non si è capito e pensato che da lì a qualche ora anche Senigallia sarebbe stata invasa dall’acqua?

Come mai non si sono avvisate almeno le zone “storiche” che da sempre subiscono gli alluvioni (1939 – 1955 – 1976 – 2011)?

Avvisare con un sms o usando Facebook è da incompetenti, perché sono ben altri i sistemi da usare che vanno studiati, elaborati e inseriti in un piano di emergenza e/o di evacuazione (New York, più di 8 milioni di abitanti, fu evacuata in 48h); Senigallia è forse fornita di un piano simile visto che è sempre ad alto rischio esondazione? NO!

Le grate del Ponte Rosso risultavano abbassate, tranne due, invece di essere alzate per permettere il maggior flusso possibile dell’acqua, su chi ricade questa competenza?

Tanti cittadini hanno aspettato ore ed ore che arrivassero i soccorsi, e questo perché l’allarme è stato dato ad esondazione abbondantemente iniziata. Nessuno ha allertato la zona del Borgo Bicchia e del Portone;

A nulla serve dire oggi Sig. Sindaco, che non erano inserite nel PAI, chi le avrebbe dovute inserire, il Mago Zurlì? Di chi è la competenza di queste cose? Dal 2010 è lei il Primo Cittadino, perché non le ha fatte inserire?

Alle 9,10 della mattina del 3 maggio u.s. la ditta Paolini sull’Arceviese era completamente allagata, ma in città l’inondazione è arrivata dalle 12.00 in poi, cosa si è fatto in quelle tre ore? NULLA!

Perché non è stato chiesto l’intervento dell’Esercito come sempre accade in questi casi?

Perché non è stato chiesto l’Intervento dl Reparto Mobile di Senigallia, con sede dietro il Duomo, visto che queste emergenze sono, purtroppo, tra i loro compiti essendo già intervenuti per il terremoto dell’Aquila e quello dell’Emilia? A qualcuno avrebbero dato fastidio? Il Reparto Mobile ha anche chiesto lui stesso spiegazioni del perché non fossero stati chiamati con tanto di lettera.

Risulta quindi evidente che l’allarme non è stato assolutamente gestito in maniera adeguata per permettere alla popolazione di salvare il salvabile. Diversi cittadini, se avvisati dal giorno prima, ma anche la mattina stessa, avrebbero potuto mettere in salvo molti dei loro effetti e la loro stessa persona e forse si sarebbe potuta salvare qualche vita umana.

Passato l’alluvione, a distanza di 14 giorni, ancora c’è qualcuno (e forse ancora c’è) che non ha visto nessuno! Il caso più eclatante è quello del Sig. Stefano Rossetti che, al colmo della disperazione, dopo aver tentato di chiamare più volte tutti per farsi portare via fango, detriti e rifiuti accatastati, senza aver avuto alcun riscontro, cercava aiuto nel Sig. Marcello Liverani che, recandosi sul posto per constatare e trovando una situazione “allucinante” ben documentata con foto e video, altro non poteva fare che chiamare il Comandante dei Vigili Urbani, Dott. Brunaccioni, per informarlo della gravissima situazione di questa famiglia. Il Comandante, molto gentile e pronto, assicurava l’intervento dei mezzi idonei a ripristinare la normalità.

Tutto questo mentre alcune zone della città venivano “tirate a lucido” in soli sette giorni, vedi Piazza della Vittoria in quanto la domenica dopo ci sarebbero state le “comunioni”.

I nostri giri fatti casa per casa senza scorta, senza codazzi e senza fotografi pronti ad immortalare le “lacrime di coccodrillo” e le “pacche sulle spalle”, hanno purtroppo riscontrato ovunque enormi lamentele sia per l’allerta che per la gestione del “dopo”.

E’ doveroso ringraziare le centinaia e centinaia di volontari che casa per casa hanno aiutato i cittadini a togliere l’acqua, il fango, a buttare via mobili e a ripulire il tutto. Loro si encomiabili, e tutti ragazzi giovani che spalavano fango sorridendo e scherzando! Altro che i politici, capaci solamente di farsi le foto “ricordo” con Renzi e gli autoscatti ad uso e consumo del proprio narcisismo, per poi pubblicarle sui social network ricevendo, ovviamente, commenti non proprio idilliaci.

A fronte di tutto questo esistono tre video dove i cittadini inferociti concordano tutti nell’indicare l’intera Giunta colpevole del mancato allarme di preavviso e dei ritardi nei soccorsi. Detto questo è palese e lapalissiano chiedere le dovute dimissioni, con le relative scuse alla cittadinanza, del Sindaco e dell’intera Giunta.

Nuova Senigallia, tramite i suoi avvocati, fornirà gratuitamente l’assistenza legale ai cittadini che hanno deciso, o che decideranno, di fare causa, singolarmente o in class action, al Comune di Senigallia.

L’era del pressapochismo e dell’inefficienza deve finire! Così come il vedersi amministrare da chi proprio non è capace!

“RESISTERE per RI-ESISTERE”!

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