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Il Ministro Lorenzin a Senigallia: “Sostegno e aiuti a tutti, senza alluvionati di serie B”

Fuori programma per la titolare della Sanità: dopo la visita a Villa Silvia incontra l'Arvultùra - FOTO, VIDEO

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Beatrice Lorenzin a Senigallia

Il Premier Renzi, i Ministri Galletti (ambiente) e Martina (politiche agricole) e ora Beatrice Lorenzin, Ministro alla Sanità: continuano a Senigallia le visite degli esponenti del Governo, per toccare con mano la situazione nel territorio e attivarsi per riconoscere lo stato di emergenza.

Nel pomeriggio di sabato 10 maggio la Lorenzin è arrivata presso il Palazzo Comunale di Piazza Roma, a Senigallia, dove il Sindaco Mangialardi, l’Assessore Volpini e i consiglieri vicini all’ala politica del Ministro, Cicconi Massi e Cameruccio, hanno accolto la titolare della Sanità, accompagnata dal Coordinatore di NCD Ancona Giacomo Bugaro e dal candidato alle Europee Italo D’Angelo.

Un incontro relativamente breve, quello nella sala consiliare di Senigallia, alla presenza del Prefetto Alfonso Pironti e dei comandanti di tutte le Forze dell’Ordine del territorio, iniziato già sulle scale del Municipio, con Mangialardi che faceva presente alla Lorenzin la grave perdita per l’ospedale, che nell’alluvione ha visto allagato il deposito dei farmaci vicino a Borgo Bicchia: un danno per decine di migliaia di Euro.

Beatrice Lorenzin arriva a Senigallia, accolta da MangialardiBeatrice Lorenzin arriva a Senigallia, accolta da MangialardiBeatrice Lorenzin in sala consiliare a Senigallia con Bugaro, Mangialardi e Volpini

La visita di Beatrice Lorenzin è proseguita presso la struttura sanitaria privata di Villa Silvia, su viale Anita Garibaldi, pesantemente colpita dall’esondazione del Misa, che lamenta danni ingenti alle strumentazioni e ai locali, con i degenti rimasti bloccati per ore ai piani alti nella giornata del 3 maggio.

Il Dottor Vincenzo Aliotta ha presentato al Ministro i servizi della sua struttura sanitaria, evidenziato come in 5 minuti abbia visto quasi vanificato il lavoro di quasi 40 anni, spronando la Lorenzin a dare un segnale, attraverso il Governo, per aiutare la casa di cura a rimettersi in sesto, facendole poi visitare le stanze ora semivuote e sporche di fango di Villa Silvia.

Beatrice Lorenzin a Senigallia con Bugaro, Mangialardi e VolpiniBeatrice Lorenzin a Senigallia, a Vila Silvia con il Dr. AliottaGli attivisti di Arvultùra che hanno atteso il Ministro Lorenzin

Il fuori programma della visita di Beatrice Lorenzin si è registrato prima della tappa presso l’ospedale di Senigallia, all’uscita dalla casa di cura privata, dove ad attenderla c’erano gli attivisti dello Spazio Autogestito Arvultùra, impegnati in questi giorni in operazioni di volontariato per aiutare gli alluvionati di Senigallia, che si sono presentati in numero consistente e con degli striscioni per sensibilizzare il Ministro su tre punti: finanziamenti pubblici ai territori colpiti dall’alluvione, deroga del Patto di Stabilità e blocco dei mutui su beni mobili ed immobili.

Il Ministro Beatrice Lorenzin incontra gli attivisti di ArvultùraBeatrice Lorenzin, accettando la non-stretta di mano dei ragazzi di Arvultùra e rimandandola a quando il Governo si sarà attivato concretamente, ha assicurato che le misure ci saranno e che saranno senza distinzioni e senza favoritismi: “Non ci sono nè alluvionati di serie A, nè di serie B”. Il Ministro della Sanità, sottolineando l’importanza di lavorare anche sulla prevenzione di tali eventi catastrofici, ha affermato di essersi inserita da subito nel circolo che a livello di Governo si sta attivando e interessando al dramma di Senigallia.

Allegati

VIDEO: Beatrice Lorenzin incontra l’Arvutùra

Commenti
Solo un commento
vicking973 2014-05-11 00:21:52
Ma possibile che di tutti questi fenomeni che vengo dai palazzi romani, non ce ne sia uno che abbia chiesto conto all'amministratore locale di chi siano le responsabilità dell'accaduto. Ma perché in Italia si deve sempre correre e diventare matti per sistemare i danni e non si cerca invece di evitare di farli questi danni? Tutti questi problemi causati dal Misa, ma se invece del Misa avessimo avuto il Po o il Tevere vicino a Senigallia, cosa sarebbe successo?
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