Senigallia: ex Arena Italia, il nuovo edificio più basso e senza porticato
Votate martedì 1° aprile in Giunta le modifiche al progetto dopo le osservazioni del comitato dei residenti
Votate martedì 1° aprile dalla Giunta del Comune di Senigallia le contro-deduzioni alle osservazioni circa la variante al Piano Particolareggiato del Centro Storico, relativa alle aree ex Ferri, curva della Penna, bastione di via Rodi e, in particolare, ex Arena Italia.
Due in particolari le modifiche – illustrate dall’assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni – rispetto a quanto deliberato nel dicembre 2013 dalla stessa Giunta in riferimento all’area occupata dai ruderi dell’ex cinema, da tempo abbandonato: “il nuovo edificio che andrà a sorgere – spiega Ceresoni – continuerà ad avere tre piani ma avrà un’altezza massima ridotta a 10.50 metri (dagli oltre 13 previsti in precedenza), e sarà allineato al palazzo contiguo di via Mamiani (quello che ospita la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana), e non al porticatodi quest’ultimo (si veda disegno a fondo articolo dove il nuovo edificio è rappresentato in colore giallo), in modo da lasciare più aperta la visuale di Porta Lambertina”.
Su questi punti si erano in particolare espressi in maniera critica un comitato spontaneo di residenti della zona, che aveva raccolto centinaia di firme per una radicale revisione del progetto, ma anche l‘associazione Italia Nostra e alcuni consiglieri comunali d’opposizione.
Stralciato anche il porticato al piano terra della nuova costruzione mentre è confermato un percorso di accesso per riscoprire le mura storiche sotterranee; previsto inoltre il restauro della cinta muraria già ora visibile.
“La superficie lorda interessata dall’intervento rimane sostanzialmente la stessa“, precisa il sindaco Maurizio Mangialardi.
“Il progetto è migliorato attraverso il contributo dei cittadini, che abbiamo ascoltato in un’ottica di partecipazione – aggiunge l’assessore – . Le osservazioni hanno aiutato a presentare un prospetto d’intervento che si rapporti al meglio alla situazione architettonica e paesaggistica del quartiere. La sostenibilità economica del piano di recupero di uno spazio ora in degrado, viene confermata“.
L’amministrazione conta di tornare in possesso in comodato d’uso gratuito dell’area – privata – entro tempi brevi per potervi, in attesa del via ai lavori (entro il 2019), realizzare un parcheggio auto temporaneo per la stagione estiva.
“Contiamo che i proprietari confermino l’impegno preso anche dopo l’approvazione delle contro-deduzioni“, auspicano Ceresoni e Mangialardi, che tengono a condannare gli “attacchi gratuiti ricevuti negli ultimi tempi, anche attraverso i social network, dalla proprietà“.
L’aggiornamento del progetto verrà illustrato in Commissione e – il 9 aprile – nuovamente agli abitanti del Rione Porto in un’assemblea pubblica.
La proprietà si adatterà a far eseguire-subire la modifica del progetto? Dovremo aspettare il 2019 per vedere la finale della vicenda? Intanto le pantegane proliferano?
Comunque ora si può sperare che il “vittorioso” comitato trovi la voglia d’impegnarsi per far svelare all’escussore-sindaco-& la documentazione (? invisibile-inesistente ?) sulla vicenda (......ciminiera-parcheggio-sottopasso Mamiani-ciclabile fino a porta Lambertina......) dell’Italcementi. suddito 610
610 suddito n.d.
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