Sanità, Gianni Genga subentra a Ciccarelli alla direzione Asur Marche
"Spostati" i vertici: l'ex DG al Servizio Salute. Galassi confermato agli Ospedali Riuniti, Ricci al Marche Nord
“Non cambiamo i giocatori che hanno saputo ottenere risultati, ma cambia il modulo di gioco, da più difensivo, necessario in questo ultimo anno nel quale abbiamo raggiunto la sicurezza finanziaria, ad uno di maggiore attacco e proiezione verso Roma“.
Con una metafora calcistica il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha spiegato lunedì 13 gennaio 2014, nel corso di una conferenza stampa, la filosofia che ha guidato il rinnovo dei vertici apicali della sanità marchigiana.
Due le novità: l’ex direttore generale dell’Asur Marche Piero Ciccarelli sarà il nuovo direttore del Servizio Salute della Regione e al suo posto, all’Asur, subentrerà Gianni Genga, ex dirigente dell’Area Vasta di Fermo.
Confermati invece Paolo Galassi, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, e Aldo Ricci, alla guida degli Ospedali Riuniti Marche Nord.
Tre i criteri di scelta utilizzati dalla giunta: proseguire nell’attuazione della riforma sanitaria; dare più spazio al gioco di squadra e sempre maggiore apertura al confronto con le altre istituzioni e organizzazioni di categoria; dare rappresentanza di tipo tecnico più forte nel confronto con il ministero della Salute.
Dal 20 gennaio prossimo si conosceranno i nomi dei nuovi direttori di Area vasta: “Abbiamo chiesto al neo direttore Asur – ha spiegato Spacca – un criterio con possibile rotazione o cambiamento dei dirigenti per mantenere le competenze complessive“. In sostanza potrebbero mantenere il ruolo, cambiando però sede.
L’obiettivo generale è “proseguire nell’attività di riforma sanitaria, l’unica strada percorribile per mantenere il rapporto tra i servizi forniti e le risorse finanziarie calanti. Abbiamo scollinato – così l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani – cioè abbiamo messo in sicurezza il 2013 e possiamo guardare al futuro con maggiore tranquillità, ma non saremo fuori dai pericoli finché non avremo portato a termine il percorso di riforma. E’ quello che faremo insieme a tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato con grandi sacrifici e in un momento così delicato. Squadra che vince non si cambia“.
“Quella di Ciccarelli è un’eredità importante – ha detto Genga – Bisogna rilanciare e ripartire da lì perché i cittadini possano trovare tutte le risposte ai loro bisogni, seppure in un momento di difficoltà”.
“Era il ruolo che mi mancava – ha commentato invece Ciccarelli – per completare il percorso, e riapre la prospettiva romana che avevo dovuto abbandonare. Le Marche sono un diesel, ci vuole un po’ per riconoscere i risultati che hanno ottenuto, e ora altre regioni seguono il nostro esempio o, come il Friuli Venezia Giulia, ci chiedono consulenze“.
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