La sconfitta subita nell’ultima partita del 2013, non ha intaccato il girone di andata in crescendo della Vigor Senigallia, che dopo un inizio disastroso o quasi – nel quale una rosa giovanissima e composta da molti esordienti ha pagato l’inevitabile debutto in un torneo impegnativo come quello di Eccellenza – la compagine rossoblù è riuscita a svoltare sotto la guida di Marco Alessandrini, subentrato a Giovanni Trillini.

Giunto sulla panchina senigalliese a pochi giorni dalla sesta giornata, quando l’undici senigalliese aveva racimolato 2 punti in 5 gare, il neoallenatore – già bandiera rossoblù da giocatore tra il 1974 e il 1981 – ha raccolto nelle 12 partite da lui dirette 16 punti, frutto di 4 vittorie ed altrettanti pareggi.

Anche se il tecnico non vuole fare un bilancio: “la strada verso la salvezza è ancora lunga – sottolinea – e non dobbiamo cullarci sugli allori. Ma quello che questi ragazzi sono riusciti a fare da qualche tempo a questa parte è sotto gli occhi di tutti. In quanti ci avrebbero scommesso solo qualche settimana fa ?“.

Alessandrini però preferisce assegnare il merito ai giocatori, spiegando: “questa crescita nasce da loro, ho trovato una grande disponibilità e voglia di ben figurare da parte di tutti fin dall’inizio. Stiamo diventando una squadra in grado di mostrare coesione e organizzazione anche quando mancano alcuni elementi importanti per squalifica, come avvenuto recentemente in alcune partite“.

Ed ora ci sono due giocatori in più, Focante e Francioni: “ho più volte ripetuto che gli acquisti sarebbero stati opportuni se in grado di dare quel tasso di esperienza in più ad una squadra che resta giovanissima contribuendo a migliorarla e ad aiutarla nei momenti difficili – sottolinea il tecnico – . La società ha compiuto uno sforzo che risponde a queste finalità“.