Banca Marche, esuberi a quota 400
Ma a loro si aggiungono anche i precari che potrebbero non veder rinnovato il contratto
400 lavoratori in uscita su base volontaria e 200 tra contratti a tempo determinato, stage e tirocini che potrebbero vedere azzerate le possibilità di un’assunzione. Sarebbe questa in termini numerici la desolante situazione occupazionale di Banca Marche, l’istituto di credito marchigiano impegnato in una difficile operazione di salvataggio da pesanti passivi su cui sta indagando la procura.
I precari di Banca delle Marche hanno incontrato il 18 dicembre il presidente dell’associazione DiPendiamo Banca Marche, Sandro Forlani, il presidente della fondazione Cassa Risparmio di Pesaro, Gianfranco Sabbatini, e Matteo Ricci, presidente della provincia di PesaroUrbino, ottenendo da loro il sostegno per una situazione definita preoccupante. A cui prima si era aggiunta la presidente della Camera Laura Boldrini a cui i dipendenti precari avevano scritto delle lettere. E soprattutto il sostegno di tante persone che su Facebook hanno aderito alla pagina e al gruppo Precari Banca Marche.
Ma ora sono decisi a non lasciar perdere tanto che le sigle sindacali hanno richiesto un incontro con il responsabile delle risorse umane di Banca Marche Lorenzo Riggi.
Le uscite volontarie sono state concordate in misura di 360 in quota a BdM, circa 35 dalla controllata Carilo, 8 da Medioleasing, con accesso al Fondo Esuberi e sulla proroga del contratto integrativo fino al 30 giugno 2014.
Togliamo la responsabilità giuridica e penale (tanto in galera non ci sono mai andati) pero diamo loro uno stipendio non da extraterrestri!
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