Il 30 novembre al Teatro La Fenice di Senigallia la “follia” di Antonio Rezza
Ironia e non senso sono il fulcro del lavoro dell'attore
Provare per perdersi nel non senso, nel controsenso, nell’ironia, nella follia. Provare per ritrovare il senso nella perdita di senso, nell’annientamento.
Un padre separato e suo figlio, una coppia in crisi, un lavoratore precario annichilito, un prete pedofilo, una famiglia fatta di numeri…Personaggi che si susseguono, con le loro manie, le loro meschinità, i loro tic nervosi, suscitando divertimento mentre assistiamo allo sfacelo in cui siamo immersi.
L’attore Antonio Rezza, con accanto Ivan Bellavista, usa la faccia, il corpo, la voce, la parlata in uno scenario fatto di corde, lacci e reti che tengono in piedi la situazione e nel contempo sono la gabbia che impedisce ai personaggi di liberarsi.
Le storie e le trame qui non ci sono. 7-14-21-28 – il suo spettacolo – è fatto di frammenti del massacro esistenziale in “atto”. Sì, perché Rezza ci scuote dal gusto per la memoria nel quale piace indulgere: il massacro è adesso. Con le risa, il testo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella ci consegna la mazzata: la sconfitta definitiva del significato, malesseri in doppia cifra, gioco macabro della vita in un ideogramma mobile e tridimensionale. Provare per credere.
Posto unico numerato al Teatro La Fenice di Senigallia € 15,00 – Ridotto fino a 20 anni di età, soci di Confluenze, € 13,00.
Prevendita biglietti Vivaticket – Info e prenotazioni tel. 335 1776042 – Tel. 071-7930842 – e mail: info@fenicesenigallia.it.
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