Case più degne per tutti, Arvultùra protesta nel Comune di Senigallia
Gli attivisti si sono presentati giovedì 31 ottobre dal Sindaco Mangialardi - FOTO
Striscioni di protesta e casette in cartone hanno animato la mattinata dei dipendenti comunali. Gli attivisti dello spazio autogestito “Arvultùra”, accompagnati da J.R., un extracomunitario residente a Senigallia costretto a vivere con la propria famiglia in uno stanzone, si sono presentati innanzi all’ufficio del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi per discutere la possibilità di trovare sistemazioni più dignitose alle classi più povere.
Una protesta estremamente civile alla quale il primo cittadino non si è sottratto; ricevendo i manifestanti e ascoltando le loro richieste.
“Io e la mia famiglia siamo costretti a vivere in un appartamento di 30 mq all’interno dell’ex albergo Stella” ha affermato J.R. “Ho partecipato a questa manifestazione sperando che il sindaco possa aiutarmi a trovare una soluzione. Ad oggi sono davvero preoccupato per il futuro dei miei figli e per le loro condizioni di salute, vivere in un contesto simile sta diventando davvero rischioso“.
” L’amministrazione ha sempre seguito da vicino queste problematiche, trovando alloggi ai più bisognosi e pagando loro l’affitto mensile” ha replicato il sindaco Mangialardi. “Capisco perfettamente il dramma che si sta vivendo in quel complesso residenziale, ma posso assicurare che è stato fatto tutto il possibile per garantire una sistemazione dignitosa a queste persone. Non è facile trovare una soluzione immediata a questi casi estremi, tuttavia l’amministrazione è pronta ad ascoltare le proposte degli ospiti di casa Stella per migliorare la loro permanenza a Senigallia“.
In occasione dell’incontro sia i giovani di Arvutùra sia il sindaco Mangialardi hanno ribadito il loro disappunto nei confronti di un patto di stabilità che ormai da troppo tempo vincola ogni azione concreta a favore delle classi sociali più bisognose di aiuto.
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GRAZIE A CARITAS E A VOLUNTARI CHE NI AIUTANO!!!!!
Che vergogna, che ingratitudine, fa passar la voglia di aiutare chi ha bisogno.
Invece di mordere la mano che lo nutre j.r. dovrebbe avere il coraggio di andarsene
Inoltre di sti tempi mi sembra che le tasse servano al bene di ben poche persone più che per quello della comunità.
Quanto a Ingrao, grazie di che ? Perché il suo ringraziamento non lo estende a tutte quelle persone che tutti i giorni vanno a lavorare, producono e pagano le imposte, mantengono la propria famiglia, questi sono gli esempi puliti della ns Italia.
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