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Panathlon Senigallia, incontro davvero speciale con Beatrice Vio

La giovane atleta paralimpica ha ricevuto il Premio Triccoli

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Beatrice Vio ospite del Corinaldesi

Un incontro davvero speciale quello che si è svolto – alla presenza di un folto pubblico composto anche dai rappresentanti di alcune delle società sportive senigalliesi – venerdì 12 ottobre all’Hotel City, dove è stato assegnato dal Panathlon Senigallia il Premio Ezio Triccoli-Maestro di sport, che ogni due anni ricorda il maestro della scherma jesina (e dei campioni Stefano Cerioni, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini), che qualche anno prima della scomparsa avvenuta nel 1996 fu anche tra i fondatori dell’associazione senigalliese.


Ad aggiudicarsi l’edizione 2013 è stata Beatrice “Bebe” Vio, 16 anni, campionessa di scherma paralimpica, che ha ricordato con solarità e leggerezza la sua storia: promessa della scherma italiana, nel 2008 fu colpita da una meningite fulminante con conseguente infezione che determinò la necrosi degli arti.

A Vio furono amputate le braccia all’altezza del gomito e le gambe al ginocchio, ma già nel 2009 riuscì a tornare alla scherma, aggiudicandosi poi nel 2011 il primo titolo mondiale juniores in carrozzina e venendo scelta – dopo una petizione online – come tedofora per i Giochi Paralimpici di Londra 2012.

Beatrice VioLa mia canzone preferita è “Ragazzo fortunato” di Jovanotti perché fortunata mi ci sento per davvero. Nella gran parte dei casi, la malattia che mi ha colpito uccide, a me ha lasciato la vita – spiega con candore – Se penso al periodo trascorso in ospedale ho solo ricordi belli. Penso alle educatrici, alla prima pizza con gli amici, al giorno in cui ho ripreso con la scherma, quasi per caso“.

Per un periodo infatti Beatrice Vio si era dedicata all’ippica, per tornare poi al primo amore e alle sfide con Valentina Vezzali: “la conosco bene, ci siamo anche affrontate in pedana – evidenzia la sedicenne atleta che aggiunge con un sorriso – Chi ha vinto? Beh, io, perché tirare dalla carrozzina per Valentina, abituata ad usare molto le gambe nei suoi movimenti, non è semplice. Fino ad ora ho prevalso due volte su due, ma lei mi ha detto che si sta allenando per i prossimi confronti“.

Sabato 13 ottobre, Beatrice Vio ha poi parlato agli studenti nella gremitissima Aula Magna dell’istituto Corinaldesi.

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