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Senigallia, il cantiere della Sacelit-Italcementi perde altri pezzi

Rimosse le altre gru, dal progetto potrebbe essere tolto l'hotel a 5 stelle, ma l'ombra del fallimento oscura tutto

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L'area del cantiere ex-Sacelit, a Senigallia: lavori fermi dall'ottobre 2013

Il cantiere della ex Sacelit-Italcementi perde le altre gru rimaste. Sono state infatti smontate dall’impresa proprietaria le ultime gru ferme da mesi per la costruzione del quartiere senigalliese a fianco del porto. Il fatto, già anticipato poche settimane fa quando vennero fatte sparire le prime due, continua a destare scalpore per la fine che farà l’area in questione, a rischio di uno stop che potrebbe durare anni.

La situazione del Borgo delle Torri fatica a ripartire, anzi tutto sembra destinato a recedere: così perlomeno uno dei lotti di cui è composta l’area, quello dove dovrebbe sorgere il maxi hotel da cinque stelle. La planimetria della nuova Sacelit che sorgerà nell'area del porto di SenigalliaCon ogni probabilità il progetto andrà rivisto e il pezzetto di terreno sarà frazionato per costruire altre case e una struttura ricettiva più piccola e adatta alle attuali esigenze di mercato.

Mercato che, quasi del tutto fermo, ha visto dopo un iniziale entusiasmo, un deprimente tracollo nelle vendite degli appartamenti, i cui pochi assegnatari ora chiedono la restituzione dei soldi. E proprio a garanzia della realizzazione degli appartamenti acquisiti era stata firmata una polizza assicurativa: in caso di fallimento della società La Fortezza, i privati vedranno venir restituite le somme anticipate, fino anche a 35-40 mila euro.

Il progetto della nuova Sacelit che sorgerà nell'area del porto di SenigalliaIntanto la revisione del progetto – a questo punto inevitabile sempre che non arrivi prima il fallimento – porterà via altro tempo, durante il quale le opere di urbanizzazione resteranno ferme. Erano previsti i due ponti di collegamenti tra i due lungomari, uno ciclabile-pedonale e l’altro per le auto, a fianco della ferrovia, oltre alla rivoluzione viaria per l’accesso al porto con l’allargamento di due sottopassi, la realizzazione di quello pedonale di via Mamiani (quasi ultimato ma senza verifiche effettuate e quindi senza il via libera), la messa in sicurezza (l’abbattimento) della ciminiera e gli oltre 400 posto auto do parcheggio pubblico.

Commenti
Ci sono 11 commenti
coky 2013-10-09 10:15:41
L'apertura del sottopasso di Via Mamiani...unico lavoro praticamente terminato...ancora in forse....che vergogna...
stefania 2013-10-09 11:33:49
Perchè non adibire quell'area a mercato? Sarebbe più accessibile e più adeguata alla città per fare il mercato... e il Comune ne ricaverebbe introiti sicuri e regolari, senza sperperare fondi comunali e senza far rischiare i risparmiatori con progetti al limite dell'onestà.
glauco galucoma 2013-10-09 13:26:34
in parte appoggio Stefania....il mio pensiero è più rivolto ad una soluzione tipo : le strutture dovranno nascere secondo piano originale (odio vedere il progetto originale dove erano presenti edifici ricettivi come l'hotel...parchetti e fontane...rimpiazzati da case case case...ok che il costruttore deve guadagnarci ma l'appalto lo ha vinto con tutte le strutture e non solo case....lo trovo veramente brutto questo atteggiamento…ma l’assegnazione dei lavori non era stata gestita con un bando?? È legale cambiare le carte in tavola dopo l’assegnazione di un bando di concorso?? Vabbè non lo so e non giudico…) Ad oggi rischiamo che tale opere avranno un iter stile teatro La Fenice (20 ANNI DI OBLIOOO)…nel mentre procederei con la realizzazione (a spese del costruttore) di una pavimentazione per attività di Mercato parcheggi ed eventi vari (insomma.. preferisco la pulizia estetica di un parcheggio che la bruttura di un cantiere fermo per 20 anni…in una zona molto delicata di Senigallia)
un povero tra i poveri (di politica) 2013-10-09 14:41:11
"E IO PAGO"
Mi ripeto perchè mi dispiace come sia messa l'area e per come resterà per lungo tempo. (Nei mie commenti avevo preannunciato tutto questo da quando avevo visto il primo progetto e di cosa avrebbero voluto fare in quell'area - quanto tempo è passato ed il tutto si è avverato.) MA I DANNI CHI LI PAGA? Mi chiedo se il tutto fosse rimasto come era sarebbe stato meglio? Credo proprio di si almeno avremmo avuto un passaggio a livello sulla ferrovia a cielo dove sarebbero passati anche mezzi pesanti per cantieristica navale e non si sarebbe speso tutti quei soldi, avremmo avuto un'area senza tutto quel cemento armato dei parcheggi interrati che non si possono utilizzare perchè cantiere non ultimato, grandi progetti pagati e a cosa sono serviti. Meglio rivedere il tutto con molta più modestia e fidarsi delle persone giuste senza svendere Senigallia ma utilizzare le risorse di Senigallia. Ma nessuno ha pensato di chiedere i danni all'impresa destinataria dell'appalto, anche se fallita, i legali del Comune dove sono? Non hanno forse pensato che i cittadini, tutti, hanno avuto un danno E CONTINUANO AD AVERE DANNI? Come diceva Totò "E IO PAGO".
picchio 2013-10-09 14:46:33
più vergogna di così si muore

se c'è qualcuno che ancora si vanta di qualcosa sarebbe da rinchiudere
linda limoni 2013-10-09 15:19:45
Non mi pare ci sia stato un bando, si tratta di un'area privata dove il privato ha contrattato capacità edificatoria ed oneri urbanistici, un pò alla carlona ma meglio di niente. Ora pare chiaro che tutto ciò non sia sostenibile economicamente (come non lo era 5-6 anni fa) quindi o si vendono (e si costruiscono sia chiaro) altri appartamenti o quell'area rischia di rimanere così com'è fino a che qualcuno non avrà un qualche interesse sopra, a scapito di chi ancora non si sa.
Per come la vedo io preferisco un milione di volte la seconda ipotesi invece di snaturare un progetto che già prima faceva fatica a stare a galla; zero considerazione del contesto, rapporto di scala sbagliato, analisi urbanistiche fatte solo e solamente sulla viabilità, zero ricerca architettonica (non me ne voglia ma Portoghesi in questo è fermo, anzi non è mai partito) e deliranti oneri urbanistici. Spero solo che tutto ciò non sia stato programmato a tavolino. Date un'occhiata alle ultime foto di google maps.
glauco galucoma 2013-10-09 16:15:59
Grazie Linda... ma quando si è scelto il progetto Portoghesi, a discapito di altri bei progetti, non si è fatto un bando tipo..il comune dicide cosa costruire con i vincoli di edificabilità, parco verde, ecc ecc e poi il costruttore ha comprato l'area e ha tentato di costruire vincolato al porogetto? non era così??
Roberto Curzi
Roberto Curzi 2013-10-09 17:46:33
Glauco, permettimi, ma stai facendo un po' di confusione. L'area è di un privato, il privato ha presentato un progetto in aderenza a quanto previsto dal piano regolatore e dal piano d'area. Ha consegnato il progetto che prevedeva delle opere di urbanizzazione che sono state oggetto di convenzione come tutto il resto del progetto. Le opere pubbliche connesse al progetto data la loro entità sono state messe a bando (la realizzazione). Al bando non si è presentato nessuno. Punto. Dopo tutti i giudizi sono leciti, sulla qualità del piano d'area (di iniziativa pubblica) di qualità del piano di lottizzazione (di iniziativa privata). Il piano di lottizzazione convenzionato può anche scadere ma resta il fatto che quella era ed è un'area privata. Purtroppo. e anche per piantarci un albero occorre chiedere il permesso (salvo le prerogative riguardo la sicurezza e l'ordine pubblico per il quale il comune può intervenire)
Roberto Curzi
Roberto Curzi 2013-10-09 18:00:54
@ Linda, la capacità edificatoria è stata decisa dal consiglio comunale tanti anni fa, quando l'attuale proprietario dell'area Sacelit non aveva probabilmente neanche sentito parlare. Perché si deve parlare di contrattazione alla carlona, a chi facciamo un favore in questo modo?
licaone 2013-10-09 23:39:50
Virtuosi cronisti..............ma scarsi in contabilità, dato che continuate a sbarellare su EX-borgo torri. Ieri, dopo settimane dalla rimozione della prime 4 gru, è andata via l’ultima residua; resta proprio davanti al (“sequestrato” da chi? ) sottopasso Mamiani la baracca delle “fruttuose” vendite.
La ciminiera verrà (chi paga?) abbattuta.......forse........chissà-quando.
Le virtuose opposizioni otterranno e ci faranno vedere le certificazioni di conferma che specie all’interno del manufatto non c’è cemento-amianto? Tale materiale con le sue notevoli proprietà termo-isolanti poteva servire a resistere alle alte temperature dei fumi in uscita dal cementificio. suddito non domo.
glauco galucoma 2013-10-10 14:32:32
Grazie Roberto.. non sono proprio informato su come è avvenuto l'iter.... ignoravo la cosa hi hi
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