Piccoli e grandi Comuni, che nonostante le incertezze economiche, i tagli e il saccheggio sistematico attuato ormai da tempo dal Governo centrale, mettono in campo buone pratiche e attuano progetti in tema di ambiente, qualità della vita, servizi al cittadino: sono organizzati nell’Associazione dei Comuni Virtuosi e si sono incontrati a Senigallia per premiare le migliori proposte.

C’erano il giornalista Luca Pagliari a condurre e il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, quello di Monsano e presidente dell’associazione, Luca Fioretti, il coordinatore dell’associazione, assessore di Colorno (PR) e scrittore Marco Boschini ad introdurre il momento della premiazione, avvenuta a Palazzo del Duca di Senigallia, nel pomeriggio di sabato 21 settembre.

Interventi, quelli dei quattro, mirati a sottolineare quanto di buono i Comuni Virtuosi raccolgono al loro interno e possono offrire a tutti i Comuni d’Italia: esempi di idee, progetti, scelte urbanistiche, sociali, ambientali che non chiedono altro se non di essere copiate e messe in atto in tutti gli angoli della nazione.

Una pratica, questa, raccolta sicuramente dagli enti che in questo 2013 hanno ritirato la targa di Comune Virtuoso: Atri (TE) vincitore della sezione Gestione del territorio; Cannara (PG) per la sezione Impronta ecologica; Agerola (NA) per i Rifiuti; Caronno Pertusella (VA) nella Mobilità sostenibile; Udine per i Nuovi stili di vita.

Tutte sovrastate da Montechiarugolo (PR), vincitore assoluto e Comune Virtuoso 2013, per la bontà dei progetti presentati in tutte e cinque le categorie. Il Comune del parmigiano verrà premiato anche con l’installazione gratuita di un impianto di generazione di energia rinnovabile.

Gli amministratori dei Comuni vincitori erano presenti a ritirare il premio, per poi partecipare ad una tavola rotonda sul consumo di territorio e concludere la giornata a Senigallia visitando gli stands di Pane Nostrum. Fuori programma a fine premiazione, con l’attore Mariano Rigillo, presente in sala, chiamato da Luca Pagliari a leggere un brano di una delibera comunale, per cercare di portare un po’ di poesia nella politica. La delibera era stata firmata da Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (SA) ucciso nel 2010 in un attentato di matrice camorristica.