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L’Italia del basket vola con la regia dell’ex Senigallia Andrea Cinciarini

Il play azzurro lanciato proprio dalla Goldengas, dove, da allenatore, è stato anche il padre

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Andrea Cinciarini con la maglia dell'Italia

Di giocatori ai massimi livelli la Pallacanestro Goldengas Senigallia ne ha meritoriamente lanciati tanti, ma mai nessuno ha fatto tanta strada come lui.


Stiamo parlando di Andrea Cinciarini, 27 anni, nato a Cattolica ma pesarese, playmaker titolare della nazionale italiana di basket che in questi giorni sta giocando in Slovenia i Campionati Europei.

Se dopo ben dieci anni gli azzurri sono arrivati ai quarti di finale il merito è anche del giocatore pesarese – ora a Reggio Emilia – che visse la sua prima esperienza significativa proprio a Senigallia. Era la stagione 2005-06, e dopo un avvio pieno di sfortuna (guai fisici di Raschi e Panichi) e sconfitte, la compagine allenata da Piero Bianchi riuscì a ottenere una straordinaria salvezza nel torneo di A Dilettanti: il tutto, grazie anche ai punti e alla classe di Cinciarini, che a 19 anni aveva fatto vedere tutte le sue qualità proprio nella città dove il padre Franco – in precedenza anch’esso giocatore in massima serie – aveva tra l’altro allenato all’inizio degli anni Novanta.

Un dinastia di cestisti, considerando che il fratello di Andrea, Daniele (30 anni), gioca a Montegranaro in serie A e ha assaggiato anche lui la nazionale.

Con una media di 22.4 minuti a gara, 7.1 punti, 1.6 assist, Cinciarini, fino a questo Europeo poco conosciuto a livello internazionale, sta guidando con personalità l’Italia di coach Pianigiani: giovedì 19 settembre, alle ore 21 (diretta Raisport), a Lubiana gli azzurri affronteranno la Lituania nei quarti di finale.

Con Andrea Cinciarini in regia, gli appassionati senigalliesi avranno un motivo in più per tifare per la nazionale.

Commenti
Solo un commento
Melgaco 2013-09-17 10:08:55
E' bravissimo e non si vergogna a penetrare fino in fondo senza paura dell'aiuto del lungo di turno. Ne ha fatta una ieri evitando la stoppata di Gasol andando dall'altra parte del ferro per proteggersi. Esattamente come scrive il manuale (ma vallo a leggere il manuale quando sei in trans agonistica, in piena velocità, con il controllo della palla e dei passi da mantenere e col bestione di 2 metri e 20 che arriva per stopparti o per farti male...)
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