Una piazza sul Misa, in centro a Senigallia
Leonardo Maria Conti la immagina così... e voi come migliorereste il centro storico? Ditecelo commentando
E’ noto che nella nostra cittadina manchino ampi spazi per grandi eventi e si cerca di utilizzare le piazze esistenti che comportano disagi a macchia d’olio. La mia vuol essere una proposta, che potrebbe essere realizzata solo con fondi europei, perchè un Comune come il nostro dalle risorse limitate non è in grado di poterla finanziare.
Si tratta di andare a coprire la porzione di fiume dal ponte Garibaldi al Ponte del Corso.
Dal ponte Garibaldi verso monte con i suoi argini naturali rappresenterebbe il Passato. Dal ponte del Corso fino alla foce, il Presente. La parte di cui sopra il Futuro.
Penso che da un punto di vista idraulico, il fiume dovrebbe essere dragato almeno per un paio di metri rispetto al letto attuale. I ponti Garibaldi, 2 Giugno, della Statale e della Ferrovia, dovrebbero essere privi degli attuali piloni, per dar modo in caso di piena di non ostruire il passaggio dell’ acqua e dei corpi galleggianti (tronchi, rami etc).
Potrebbe essere l’occasione per allargarli agli angoli delle costruzioni attuali. Con prefabbricati e con una serie di paratie lungo l’argine attuale credo che sia una cosa fattibile.
Mi immagino una lunga distesa di cemento o sampietrini con delle vetrate nel perimetro con un’illuminazione del fiume sottostante con un gioco di luci. Una pista ciclabile ed un percorso pedonale distinti per i due lati e lo spazio rimanente per un grosso parcheggio. Ovviamente, dovranno essere previste caditoie per l’acqua piovana, canalette per cavi elettrici etc.
Potrebbe essere la volta buona di liberare completamente il centro storico dal transito e parcheggio delle auto, salvaguardando il carico/scarico delle merci.
Tante città italiane hanno coperto fiumi torrenti anche se in molti casi hanno ristretto i letti degli stessi con conseguenze catastrofiche per i cittadini. Il nostro Misa è un corso d’acqua a carattere torrentizio con secche in estate e piene invernali. Se fosse ripulito più spesso da chi di competenza e da parte di noi cittadini ci fosse più civiltà nei suoi confronti, tante situazioni critiche non avrebbero motivo di esistere.
Tornando al presente, non c’è un modo per costringere RFI (Rete Ferroviaria Italiana) a trasformare in cemento gli attuali ponti in ferro? Ne guadagnerebbero in termini di inquinamento acustico, gli abitanti limitrofi compresa la zona del Ponte Rosso.
Al posto del fiume, una lunga lingua d'asfalto, tre corsie, Los Angeles! Risultato due punti virgolette: traffico... azzerato, inquinamento... disintegrato ... guardo a destra aaaah!! vedo verde.... guardo a sinistra aaaah!!! arivedo verde... guardo in alto.. ...vedo 'e rondini, senza piu' l'ombra di un gabbiano... non c'è so' più gabbiani! eccone uno, vattene va ar mare che te l'abbiamo anche ripulito... guardo davanti.... SE SCORE!!! SIGNORI SE SCORE!!! FINALMENTE SE SCORE A ROMA!!!!"
Premetto che non condivido nemmeno un po' il progetto perchè io sono per interventi che intacchino il meno possibile il valore storico degli edifici, delle piazze e delle vie. Ma sono certo che il signor Conti fa questi interventi, sviluppa i suoi progetti e propone le sue idee perchè ama la nostra città e non per far dispetto a qualcuno. E quindi propongo un po' di rispetto e propongo di parlare del merito delle proposte e non della sanità mentale o delle bojate sparate da quello o da quell'altro...
A mio modesto parere commentare, nascondendosi con degli pseudonimi, non la ritengo una forma corretta.
L'educazione sta bene in ogni luogo, poi......
Come si nota, mi firmo sempre per esteso.
oppure c'è sempre il prozak.. in bocca al lupo!
p.s. ex catHedra.
Cordialità.
mah......
saluti.
Qualcuno ha messo in evidenza la presenza sul tessuto urbano di spazi e luoghi abbandonati a loro stessi, obsoleti e decisamente antiestetici; ci sono costruzioni che ricoprono una vasta superficie del territorio senza essere in grado di svolgere in pieno la loro originaria funzione come ad esempio il XIV reparto mobile di Senigallia o il deposito della Polizia lungo via R. Sanzio. Oltre a queste ci sono anche i cantieri interrotti che purtroppo rappresentano una delle realtà più drammatiche di questa immensa crisi economica.
Proprio per questo ritengo che sia opportuno adottare un atteggiamento rivolto alla RIQUALIFICAZIONE di ciò che esiste e di ciò che non FUNZIONA COME DOVREBBE, così si può migliorare la città e tutto ciò attraverso, ad esempio, un'efficace ed altrettanto efficiente collaborazione tra PUBBLICO & PRIVATO che forse rappresenta la soluzione migliore per aiutare gli imprenditori senza pensare a gettare altro cemento...
Attraverso una Buona collaborazione mirata alla riqualificazione del "vecchio" si può cambiare il profilo della città, migliorando la qualità e la sicurezza della vita, senza danneggiare l'ambiente naturale.
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