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Comitato Marche Pro Stamina, dura protesta a Montecitorio

Alcuni disabili dormono per protesta in piazza a difesa del metodo Vannoni

Movimento Italia Pro Stamina, raccolta firme a Senigallia

Disabili gravi dormono per protesta in piazza Montecitorio. “Nove disabili gravissimi dormono davanti a Montecitorio nell’indifferenza generale dei media. E’ assurdo che giornali e televisioni non seguano queste vicende. Qui ci sono due fratelli, Sandro e Marco Biviano, che si sono fatti portare le bare perché da quella piazza son convinti che andranno via morti. Com’è possibile che a nessuno importi niente di loro?“.


IL COMITATO MARCHE PRO STAMINA E’PRESENTE. Raffaele Giovelli nostro collega amministratore del gruppo dorme davanti a Montecitorio insieme agli altri manifestanti da diversi giorni nell’indifferenza totale dei media.
La protesta dei disabili è iniziata alle 10 del 23 luglio. “Manifesteremo a oltranza, questa volta non basteranno le promesse a fermarci. Non andremo via finché non ci verrà data la possibilità di curarci“, ha detto Sandro Biviano, 37 anni, di Lipari, affetto da distrofia muscolare, una malattia che gli ha ucciso il padre e uno zio, e della quale soffrono anche i suoi tre fratelli.

I fratelli Biviano, si sono sdraiati sull’asfalto per dormire, insieme ad altri sette disabili gravissimi. “Anche lo scorso 11 luglio ci fecero tante promesse, ma poi, finita la protesta, non ne è stata mantenuta nessuna. Adesso ho deciso che non mi fermerò. Possono promettermi il mondo, ma io da qui non me ne vado senza aver raggiunto il risultato di poter curare me stesso e i miei fratelli. Una delle mie sorelle è ormai molto grave, non sopporto l’idea di vederla morire, specie sapendo che le sono state negate le cure compassionevoli delprofessor Davide Vannoni“, ha detto Sandro Biviano.

Alla Boldrini chiederemo che ci faccia da tramite per incontrare il presidente del Consiglio. Vogliamo che si permetta l’accesso alla sperimentazione Stamina ai pazienti che attualmente sono esclusi. Così com’è stata concepita la sperimentazione divide i malati in pazienti di serie A e di serie B, e intanto in attesa di potersi curare in tanti stanno morendo. Chiediamo soprattutto un decreto urgente che permetta a tutti le cure compassionevoli col metodo Stamina”.

Sulla questione, ecco lo sfogo di Claudia Marchetti (Comitato Marche Pro Stamina):
molti non comprendono che se Vannoni non consegna il metodo è perché senza garanzie il metodo lo farebbero fallire e le cure compassionevoli scomparirebbero. Secondo voi con una commissione di ricercatori tutti antistamina la sperimentazione avrà successo? Noi sappiamo che le staminali funzionano ma finiranno col voler farci credere il contrario. Pensate che tutti quelli che fino ad oggi hanno attaccato Stamina tra i ricercatori che dovrebbero approvare il metodo di cura, una volta constatato che esso funziona chiederanno forse scusa a coloro che aspettavano di curarsi e invece sono morti? Quindi ritengo giustissimo il fatto che il Prof. Vannoni cerchi di tutelare una cosa preziosissima per tutti noi. Senza tutela e garanzie il metodo Stamina di Vannoni morirebbe”.

da Comitato Marche Pro Stamina

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