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Corinaldo, ancora un appuntamento con “Autori nel borgo antico”

Dopo Giulia Torbidoni è la volta, lunedì 22 luglio, di Andrea Pergolini

Corinaldo, città natale di Santa Maria Goretti

Autori nel borgo antico“, una delle rassegne cicliche che gli amministratori corinaldesi (più precisamente l’Assessorato alla Cultura, guidato da Giorgia Fabri) hanno pensato di proporre per un’estate a tinte culturali, sta avviandosi alla conclusione.

Nel frattempo, gli autori chiamati a presentare le proprie opere intervengono e si passano il testimone l’un l’altro: ogni lunedì, a partire dalle 21, danno appuntamento ad appassionati e curiosi alla Civica Pinacoteca, illustrando e commentando i propri scritti. Lunedì 15 luglio è stato il turno di Giulia Torbidoni: dopo gli onori di casa portati a compimento, in questa circostanza, dall’assessore Mauro Montesi, l’autrice ha raccontato origini e significato del suo volume. “Ho estrapolato il titolo – ha puntualizzato – da una lettera che un partigiano bolognese di appena vent’anni ha scritto durante la seconda Guerra Mondiale poco prima di essere fucilato. Nonostante fosse consapevole della propria condizione di morituro, non ha smarrito il proprio sangue freddo né la sua umanità. E ha consegnato un messaggio di speranza: la libertà esisterà soltanto se saremo in grado di regalarla“.

Un appuntamento di forte impatto emotivo, in definitiva, ottimo biglietto da visita per il prossimo (lunedì 22). Sotto i riflettori Andrea Pergolini, che presenterà “Fiori dell’essere”, sua raccolta di poesie. “Il mio lavoro – precisa al riguardo Pergolini – si porta in dote un preciso obiettivo: quello di far amare, o perlomeno provarci, ai giovani la poesia (Umberto Saba sosteneva che la poesia deve essere soprattutto “chiara ed onesta”), considerato anche che, ultimamente, viene considerato dal grande pubblico un genere poco praticato e meno accessibile. Già nel 1975, un gigante come Montale si domandava se la poesia avrebbe potuto ancora ricoprire un ruolo in questa società sempre più volgare e massificata“. La poesia, aggiunge quindi Pergolini sulla scia del pensiero di un’altra esponente con la lettera maiuscola (Alda Merini), intesa come foriera del “bello, “del “Vero”, dell’ “umano”. Tutte condizioni imprescindibili per sconfiggere sentimenti negativi quali “rassegnazione”, “apatia”, “individualismo”.

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