Organisti già da tempo affermati e giovani in ascesa, un sentito omaggio a Giuseppe Verdi nel bicentenario dalla nascita, ma non soltanto.

La dodicesima edizione del Festival organistico internazionale Città di Senigallia vuole ancora una volta, come spiega la direttrice artistica Federica Iannella, “valorizzare la musica e i musicisti, alcuni di fama internazionale, che parteciperanno, ma anche gli strumenti utilizzati per le esecuzioni che si trovano nel nostro territorio, e i luoghi, di grande fascino, che ospiteranno i concerti (otto nello spazio di circa un mese)”.

Il festival infatti coinvolgerà come da tradizione le chiese e gli organi di Senigallia e del suo entroterra, a partire da giovedì 18 luglio quando vi sarà un concerto di Roberto Marini, che alle ore 21.15 alla Chiesa del Portone eseguirà brani di Bach e Reger. Quindi, il festival si trasferirà all’interno, con il concerto a Corinaldo – il 23 luglio presso la Chiesa di San Francesco – di Stefano Pellini (organo) e Davide Burani (arpa): musiche di Bach, Handel e Verdi.

Due giorni dopo (25 luglio) si tornerà a Senigallia, ancora al Portone, con un concerto d’organo del russo Daniel Zaretsky.

Di nuovo Senigallia, ma stavolta la Chiesa dei Cancelli, ospiterà l’esibizione dell’organista Giulio Piovani; il giorno successivo (2 agosto), presso la Chiesa di Santa Maria de’ Abbatissis di Serra de’ Conti, il gruppo Phonurgia Nova (trio di trombe ed organo), presenterà brani tra gli altri ancora di Verdi.

L’8 agosto invece si tornerà al Portone, che ospiterà Alberto Barbetta.

Due stranieri chiuderanno il festival: prima (14 agosto), sempre al Portone, lo slovacco Stanislav Surin, poi (Chiesa di Santa Lucia di Ostra Vetere, 16 agosto), l’austriaco Gustav Auzinger.

Concerti sempre gratuiti.