I deputati marchigiani del Pd interrogano il Ministero sugli ammortizzatori sociali
Lodolini, Petrini e Marchetti preoccupati per il disagio economico della popolazione
I Deputati marchigiani del Partito democratico nelle Commissioni Economiche, Emanuele Lodolini e Paolo Petrini per la Commissione Finanze e Marco Marchetti per la Commissione Bilancio, hanno depositato un’interrogazione al Ministro dell’Economia e a quello del Lavoro per esortare il Governo a prendere iniziative per il finanziamento degli ammortizzatori sociali delle aziende marchigiane in crisi.
“Il prolungarsi della recessione ha acuito la condizione di disagio economico di larga parte della popolazione, rischiando di mettere a repentaglio la tenuta sociale del Paese e nella nostra Regione – si legge nell’interrogazione a firma dei tre parlamentari marchigiani del Pd – mentre il Governo, mediante l’emanazione del decreto legge 21 maggio 2103, n. 54, all’esame delle Camere per la conversione in legge, vuole dimostrare la consapevolezza del profondo e perdurante stato di crisi in cui versa l’Italia e della necessità di reperire le risorse volte alla copertura dei costi relativi agli ammortizzatori sociali, divenuti in questi anni un indispensabile strumento di sopravvivenza per centinaia di migliaia di persone“.
Ma, per Lodolini, Petrini e Marchetti, le risorse stanziate sinora risultano essere solo in minima parte sufficienti a garantire il fabbisogno delle Regioni che, insieme alle parti sociali, richiamano con sempre maggior forza l’attenzione su questa problematica.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme anche in queste ore perché con la prima assegnazione di risorse alle Marche, pari a 22,4 milioni di euro, sono state coperte le esigenze di cassa integrazione e mobilità in deroga fino al 31 marzo 2013.
Il decreto di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali prevede complessivamente un miliardo di euro di euro, del quale, ma solo 550 milioni sono effettivamente attribuibili alle regioni per la copertura della cassa integrazione in deroga.
Di questi, alle Marche, sono assegnati 16,4 milioni: una cifra nettamente al di sotto delle aspettative e assolutamente inadeguata rispetto alle necessità dei lavoratori e delle aziende delle Marche.
Come già verificato con l’INPS regionale, tale cifra consentirà di coprire le esigenze di cassa integrazione al massimo fino a maggio; pertanto, i lavoratori e le imprese che hanno già fatto ricorso alla cassa integrazione dal 1° giugno sono già fuori copertura.
L’insufficienza di risorse per far fronte alla cassa integrazione in deroga è un problema di carattere nazionale ma penalizza più di altre la Regione Marche a forte vocazione artigiana e con presenza di piccole e piccolissime aziende, che non hanno altri strumenti di copertura; venendo a mancare la cassa integrazione in deroga, che ha consentito la tenuta occupazionale, il rischio concreto per oltre 15.000 lavoratori è quello di perdere il proprio posto di lavoro.
La necessità di rapidi interventi di rifinanziamento è avvertita con forza, oltre che dalla popolazione, anche dalle istituzioni locali e dalle rappresentanze sindacali, consapevoli dell’esigenza di uno sforzo che garantisca anche per il 2013 la corresponsione di risorse almeno in egual misura rispetto a quelle dell’anno precedente. I tre parlamentari del Partito democratico, preoccupati dalle ripercussioni della grave crisi occupazionale e sociale che ha colpito il nostro Paese, e in particolare le Marche, chiedono al Governo: “quali urgenti iniziative intenda adottare allo scopo di garantire nel minor tempo possibile le condizioni, anche e soprattutto di carattere finanziario, per assicurare il riconoscimento degli ammortizzatori sociali necessari ad affrontare la sfavorevole congiuntura economica per coprire le esigenze di tutto il 2013“.
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