Con il Piano Lavoro, approvato nella giornata del 26 giugno dal Consiglio dei Ministri, sono in arrivo importanti novità sul piano lavorativo per circa 200.000 giovani italiani.

Il decreto legge in questione, che prevede importanti sgravi contributivi per le assunzioni di giovani under 29, avrebbe lo scopo di rilanciare l’occupazione giovanile, che, secondo i dati resi noti dall’Istat, avrebbe raggiunto livelli alquanto drammatici. Nel primo trimestre 2013, il tasso di disoccupazione di giovani fra i 15 ed i 24 anni, avrebbe raggiunto il massimo storico assoluto del 41,9%.

In particolare, il Piano Lavoro prevede l’azzeramento, per le aziende che assumeranno giovani tra i 18 e i 29 anni, dei contributi versati per i primi 18 mesi. In caso di trasformazione delle occupazioni in contratti a tempo indeterminato, inoltre, le aziende non saranno tenute a versare contributi per altri 12 mesi.
Si tratta dunque di un forte segnale verso l’occupazione giovanile. Tuttavia, va precisato che i giovani che potranno accedere alle agevolazioni previste dal Pacchetto Lavoro devono trovarsi nelle seguenti condizioni:

a) essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
b) non aver conseguito un diploma di scuola media superiore o professionale;
c) vivere soli con una o più persone a carico.

Anche per i giovani laureati che svolgano attività di tirocinio della durata di almeno 3 mesi presso enti pubblici o privati, sono in arrivo importanti novità: avranno diritto a ricevere da parte dello Stato un assegno mensile di 200 Euro, qualora rientrino in una fascia di reddito al di sotto di una soglia stabilita dal redditometro.