Silvio Berlusconi condannato a sette anni nel processo Ruby
Interdizione a vita dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile. Ressa fuori dall'aula
Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. E’ questo il verdetto dei giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, riunitisi in camera di consiglio per decidere in merito al processo Ruby dove l’ex premier era accusato di concussione e prostituzione minorile.
I togati, assente Ilda Boccassini, sono dunque andati oltre ciò che aveva chiesto l’accusa, sei anni per la costituzione di un sistema di prostituzione a favore di Berlusconi.
Ressa fuori dal tribunale di giornalisti e fotografi, nonostante l’assenza delle stesse parti interessate, Silvio Berlusconi, difeso dal legale Niccolò Ghedini, e di Kharima el Maroug, in arte Ruby Rubacuori: diversi i corrispondenti di tv e quotidiani stranieri importanti come The Guardian, CNN, Al Jazeera, oltre a emittenti di tutta Europa.
Applausi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano sono arrivati da diversi manifestanti, alcuni di loro avrebbero anche intonato l’Inno d’Italia. Altri invece, a sostegno dell’ex premier, hanno contestato la condanna affermando un accanimento giudiziario perché Berlusconi venga eliminato politicamente.
L’avvocato Ghedini ha annunciato ricorso, mentre Ruby è in vacanza in Messico: al suo rientro però troverà un’ordinanza di confisca dei beni già sequestrati in passato a lei e al suo compagno Luca Rizzo.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!