Mense pubbliche tra biologico e crisi economica: incontro a Senigallia
Il 31 maggio a palazzo del Duca l'iniziativa di associazioni locali e comitato dei genitori
Il Comitato Genitori delle Scuole dell’Infanzia di Senigallia, l’associazione La Fonte dell’Abbondanza – Senigallia e il tavolo DES – Misa e Nevola hanno organizzato un’iniziativa pubblica per venerdì 31 maggio, alle ore 17:30 presso la sala del Trono di palazzo del Duca.
Un incontro pubblico di confronto ed approfondimento sui temi legati alle mense scolastiche ed al valore sociale, economico e culturale dell’alimentazione sostenibile.
Interverranno:
– Comitato Genitori delle Scuole dell’Infanzia di Senigallia
– Stefania Monteverde – Assessore del Comune di Macerata
– Gianluca Puliti – Dirigente Servizio Attivià Scolastiche, Sportive e della Partecipazione
Comune di Macerata
– Valeria Bochi – Presidente REES Marche – Referente Distretto di Economia Solidale Vallate Misa e Nevola
– Bianca Maria Torelli Assessore ai Servizi sociali Comune di Cupramontana
– Bruno Sebastianelli – Cooperativa La Terra e il Cielo – Tavolo DES Misa e Nevola
– Produttori biologici di Senigallia e comuni limitrofi
“L’attuale situazione di crisi economica si è abbattuta sulle amministrazioni locali – scrivono le associazioni organizzatrici in una nota stampa – con forza ed ha aumentato le pressioni verso la riduzione della quantità e qualità dei servizi ai cittadini. Di recente, i primi tagli ai servizi di ristorazione scolastica hanno generato preoccupazione e proteste. Inoltre le discussioni sui costi dell’alimentazione biologica nelle mense scolastiche hanno sollevato nuovamente la necessità di analizzare a fondo le ragioni e le virtù di questa scelta per continuare a sostenerla nel futuro. Scegliere di rispettare la stagionalità della frutta, della verdura, riscoprire i prodotti locali e biologici significa migliorare il nostro stile di vita, contribuire alla sostenibilità ambientale e sostenere l’economia locale. I costi delle mense inoltre rappresentano oggi un onere rilevante per le famiglie a basso reddito e dunque vanno rivisti nell’ottica di difendere la coesione sociale anche a partire dalla scuola“.
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