Fusione tra Ripe, Monterado e Castel Colonna: il 92,7% sceglie il “si”
Risultato plebiscitario quello al referendum del 19 e 20 maggio. I DATI
Un plebiscito. Il risultato del voto sulla fusione dei tre comuni della Valmisa – Castel Colonna, Monterado e Ripe – è un forte, chiaro e netto “Si” al nuovo ente comunale che raccoglierà una popolazione di oltre 8.000 abitanti. Dalle urne è emerso che ben il 92,7% dei votanti ha espresso parere favorevole alla fusione e alla creazione del nuovo super-comune.
In totale più del 49% degli aventi diritto al voto (6.153 in totale) ha partecipato alla consultazione referendaria. Un dato per certi versi atteso quello di lunedì 20 maggio, che ha visto crescere il flusso alle urne dei 3.021 elettori nonostante il primo dato sulla consultazione (quello di domenica 19) non fosse dei più incoraggianti. E invece, alla chiusura dei seggi, avvenuta alle ore 15 di lunedì, si è avuta la certezza che praticamente la metà degli elettori ha scelto di votare.
Qualche dato sul referendum. Il comune dove si è registrata la maggiore affluenza alle urne è stato Castel Colonna (il 52,2%), segue staccato di poco Ripe (51,6%), mentre quello con la minore partecipazione è stato Monterado (il 42,7%).
A Ripe hanno votato in 1778 cittadini: 1698 hanno scelto il “si” e 75 il “no”. In pratica il 95,5% era favorevole alla fusione e lo ha ribadito nell’urna.
Castel Colonna ha visto 476 votanti di cui 439 per il “si” (92,2%) e 36 per il “no”, mentre a Monterado, su 767 votanti, i “si” sono risultati essere 662 (86,3%) contro 101 “no”.
In totale sono stati 2.799 i “si” (il 92,7% dei votanti ma il 93% se rapportati ai voti validi), 212 i “no”, 7 le schede bianche, 3 quelle nulle
Soddisfazione tra i promotori del referendum e i cittadini le cui amministrazioni hanno iniziato un iter che porterà alla creazione di un nuovo ente con notevoli vantaggi in termini di contributi, gestione unificata e risparmio economico.
Il vicesindaco di Monterado Cristian Mazzoni punta l’accento non solo sulla novità della scelta, unica per le Marche, ma anche sul fatto che se dalle liste elettorali (in cui erano comprese molte persone che si trovano all’estero) venisse sottratta quella porzione di elettori all’estero, la percentuale di quanti si sono recati alle urne sarebbe ancora maggiore, probabilmente sfiorando il 60%.
Ancora incertezza sull’indicazione del nome del nuovo municipio: il sondaggio, a titolo puramente indicativo, darebbe tra le ipotesi più gettonate quello di “Tre Castelli” o “Tre Colli“, anche se ancora si dovrà attendere che l’iter faccia il suo corso in Regione prima di ottenere un verdetto significativo per la scelta della nomenclatura.
Va a finire che il vilipeso "campanilismo" è maggioranza rispetto ai voli pindarici del modernismo.
E poi quell' argomentare sugli elettori all'estero è proprio terra a terra.
Comunque, buona fortuna.
magari può lasciare scheda bianca, nulla ecc..
io toglierei proprio il quorum! chi non gliene frega niente non dovrebbe influenzare la votazione
Tra l'altro non ho usato nemmeno la parola fallimento e non mi piace che mi venga messa a viva forza in bocca. La democrazia ,fino a prova contraria e in particolare nei referendum, prevede la partecipazione e non la partecipazione che è anche essa , a meno che non sia dettata da puro menefreghismo, una forma di esprimere la propria opinione. Quello che volevo dire , e lo ripeto, è come un referendum altamente sponsorizzato abbia poi visto una ,vogliamo dirla così, non "eccelsa partecipazione".
E qui chiudo davvero rinnovando ancora l'augurio di una buona fortuna. Bonne chance .
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