Lo stalker accusato di pedinare la sua ex con un Gps, rischia 11 anni e due mesi di carcere. E’ questa infatti la richiesta avanzata dal Pm Mariangela Farneti durante l’ultima udienza tenutasi pochi giorni fa.

A rischiare questa pena è F.I., imprenditore 46enne residente a Fano ma originario della Calabria. L’uomo è accusato dalla sua ex compagna di una vera e propria persecuzione, culminata con la segreta installazione di un Gps nella sua vettura. In questo modo, l’uomo avrebbe seguito costantemente gli spostamenti della sua vittima.

La donna aveva avuto con il 46enne una relazione di 4 anni che era terminata nella primavera del 2011. Da quel momento, era iniziato secondo l’accusa lo stalking da parte dell’uomo, che non si limitava a semplici telefonate per importunare l’ex compagna ed i suoi familiari, ma culminava in veri e propri appostamenti.

La donna per non imbattersi costantemente nell’uomo, cambiava spesso le proprie abitudini e spesso si recava a fare compere anche fuori città. Nonostante questi accorgimenti però, l’uomo sembrava sapesse lo stesso ogni suo singolo spostamento. Questo grazie ad un impiato satellitare che l’imputato aveva fatto montare ad insaputa della donna, nella sua vettura.

A scoprire l’impianto Gps installato sotto l’auto della donna, è stata la Polizia che, a seguito di approfondite indagini, ha tratto in arresto l’uomo il 6 ottobre 2011. L’udienza è stata aggiornata al 7 giugno, quando verrà ascoltata la difesa e la parte civile.