Partecipazione Senigallia: “Finalmente è arrivato il No alla variante di Brugnetto”
Il capogruppo Battisti: "l'amministrazione ci ha dato ragione rinunciando a un'opera inutile e costosa"
La Giunta finalmente, dopo un anno, ci ha dato ragione e ha deciso di stralciare la “Tav del Brugnetto”.
Una strada inutile e costosa la Variante del Brugnetto, per la quale non ci sono mai stati i fondi in bilancio e che avrebbe avuto un enorme impatto ambientale, per dare poi la solita opportunità di costruire a man bassa quando quella che ora è la strada principale sarebbe stata declassata.
La questione dell’urbanizzazione infatti è fondamentale. Se si fosse costruito il bypass a Borgo Castello, la provinciale sarebbe diventata una strada accessoria adatta a nuove previsioni edificatorie, magari non da realizzare subito dato che il comparto è praticamente fermo (si veda la questione Sacelit e tanti altre cementificazioni messe in campo da questa e dalla precedente amministrazione), ma sicuramente tra pochi anni riprenderà.
E questo punto salterebbe anche il criterio del consumo zero di territorio su cui l’amministrazione si è sempre fatta vanto (ma che noi abbiamo sempre contestato perché spesso si va in un’altra direzione).
Tra gli appunti ho ritrovato una commissione del 29 maggio 2012, dove si parlava della Tav del Brugnetto. Per un anno intero quindi abbiamo assistito al tentativo della Maggioranza di acconciare assieme un’opera strategica e necessaria per la Città, le vasche d’espansione (che pure necessitano della messa a punto di particolari non secondari prima dell’approvazione), con un’opera costosa e fondamentalmente inutile, un’autentica ferita nel territorio lunga circa un chilometro e mezzo, frutto di un accordo elettorale del Sindaco: la Variante Corinaldese al Brugnetto.
Con un costo stimato in due milioni e mezzo di euro, il consumo diretto di oltre due ettari del più fertile territorio agricolo, senza nessun parere tecnico a supporto o un abbozzo di valutazione costi – benefici, la Variante del Brugnetto è stata maldestramente affiancata al progetto delle vasche d’espansione, nel tentativo di farla passare sottobanco, in una specie di “O tutto o niente”.
Una mossa avventata e pericolosa, che ha rallentato l’attuazione di un’opera destinata a mettere al sicuro dalle esondazioni il centro abitato di Senigallia e di confondere le priorità di un’intera Città con quelle di un comitato che ha un credito elettorale nei confronti del Sindaco.
Persino il tracciato della Variante è da subito apparso improvvisato e frutto di passeggere ispirazioni, arrivando a tre versioni della strada, la Small, la Medium e la Large. Lo stesso Sindaco di Ripe ha comunicato ufficialmente che non interessa affatto pianificare un’opera pubblica così impattante nel suo territorio (quindi era stato tirato dentro suo malgrado)!
Il gruppo consiliare di Partecipazione ha seguito tutto il dibattito della Variante in Commissione con francescana pazienza e ha assistito, suo malgrado, a tutto un campionario di improvvisazioni e colpi d’ingegno, per un’opera, la Variante, che nessun tecnico qualificato si è sentito di sottoscrivere o promuovere. Eccezion fatta, ovviamente, per l’Ufficio Urbanistica del Comune di Senigallia, trasformato da servizio tecnico a braccio operativo per il mantenimento del consenso elettorale.
Dopo aver inutilmente evidenziato la necessità di dare la massima priorità all’iter delle vasche d’espansione a scapito della Variante, il Gruppo di Partecipazione ha ormai da un anno formulato una semplice proposta alternativa per risolvere il problema della viabilità al Brugnetto: lasciare inalterato il tracciato attuale della Provinciale Corinaldese, costruire una rotatoria all’incrocio con il Brugnetto (via Garibaldi – Strada per Bettolelle) e ricavare un sottopassaggio ciclopedonale a servizio dei residenti di Borgo Castello, che così potrebbero raggiungere in sicurezza il centro abitato della frazione.
Una proposta, la nostra, che ha soltanto un paio di difetti: è fattibile e costa poco. Per il resto sono tutti pregi.
Noi non prevediamo un’opera faraonica destinata a non essere mai realizzata, utile per l’effetto annuncio da campagna elettorale permanente. La proposta avanzata da Partecipazione è una vera opera pubblica con un impatto minimo sul territorio e un costo complessivo di 300.000 Euro, fra sottopassaggio e rotatoria, che, se fossimo stati ascoltati, sarebbero potuti essere messi a bilancio dalla Provincia già da un anno. Ma comprendiamo che ora non è più il momento.
E’ paradossale, poi, che oggi, dopo tre anni da quella promessa elettorale che ha strumentalizzato l’esigenza legittima di sicurezza stradale da parte degli abitanti di Borgo Castello, non sia stato realizzato finora alcun intervento immediato per mitigare i disagi del traffico, se non dei piccolissimi accorgimenti più di facciata che di sostanza.
Da subito sarebbero state possibili queste misure per fare in modo che quel tratto di strada venga percepito come uno di quelli da percorrere a velocità moderata, e noi un anno fa davamo questi suggerimenti:
1. installare una rotatoria provvisoria;
2. estendere la lunghezza del tratto sottoposto al limite dei 50 Km/h;
3. potenziare in modo specifico la segnaletica verticale;
4. prevedere il periodico stazionamento di vigili urbani.
Sull’incongruità tecnico – economica della Variante si potrebbe dire molto, ma per una classe politica avvitata sulla necessità di salvaguardare il bacino elettorale non ci sono mai argomenti a sufficienza.
Per i cittadini di buon senso potrebbe essere sufficiente una relazione della Provincia sull’impatto del traffico nell’area del Brugnetto dopo l’adeguamento della Provinciale Corinaldese. Una relazione del novembre 2011 in cui si arriva alla conclusione che l’aumento di traffico previsto (e sostanzialmente confermato dalla rilevazione successiva del Comune di Senigallia) non renderà necessaria una ulteriore modifica del tracciato. In sintesi: per i progettisti della nuova Corinaldese l’esigenza di una Variante non sussiste.
Si potrebbe aggiungere che, anche nel peggiore degli scenari possibili, l’impatto del traffico della nuova Corinaldese al Brugnetto sarebbe stato inferiore del 30% rispetto ad altre frazioni del Comune di Senigallia, Cesano e Marzocca, dove risiedono migliaia di cittadini e dove nessuna Amministrazione ha mai proposto, né sentito l’esigenza di proporre, la costruzione di un by-pass stradale alla Statale Adriatica. Sull’argomento si vedano i risultati del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e gli studi del traffico preliminari della Complanare.
Nonostante queste valutazioni, svolte da tecnici e non da politici, e contro tutti i criteri di buona amministrazione del denaro pubblico e del territorio, l’Amministrazione Comunale ha tentato di procedere al varo della Variante del Brugnetto. Ma finalmente nel Consiglio comunale di giovedì 4 aprile si è arresa.
Noi siamo solidali al cento per cento con gli abitanti di Borgo Castello, che sono gli unici che hanno bisogno di risposte e non di semplici dichiarazioni e proposte di facciata. Cominciamo a dare loro un segnale almeno con delle piccole cose, in modo da far vedere che non vengono trattati come cittadini di serie B, e quando ci saranno i soldi si vedrà come fare per mettere definitivamente in sicurezza i cittadini che li vi abitano.
Il Gruppo Partecipazione sta tentando di promuovere l’idea di un diverso utilizzo del territorio e delle risorse pubbliche. Perché alla tutela di un bene scarso e non infinito quale è il territorio, è ora di affiancare la tutela di un altro bene che rischia l’estinzione: il denaro pubblico.
da Gruppo Consiliare Partecipazione
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