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Giovanni Maria Mastai Ferretti, Pio IX: da Senigallia “L’ultimo papa re”

Lunedì 8 e martedì 9 una fiction Rai ambientata al tempo del pontefice senigalliese

Un'immagine di Papa Pio IX

“Gigi” Proietti, Sandra Ceccarelli, Lino Toffolo, l’attore di quasi tutti i film del maestro polacco Krzysztof Kieslowski, Jerzy Stuhr.

Sono questi i nomi – di prestigio – della miniserie Rai “L’ultimo papa re”, che andrà in onda sul primo canale in prima serata lunedì 8 e martedì 9 aprile 2013.

La regia è di Luca Manfredi, figlio del grande Nino che recitò da protagonista nel film “In nome del papa re” di Luigi Magni, al quale la fiction è ispirata.

La sceneggiatura riaccenderà i riflettori sulla Roma papalina al tempo del discusso pontefice senigalliese Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792 – 1878) – “L’ultimo papa re” – in un mix tra realtà e finzione.

La vicenda riprende in parte quella del film di Magni, ed è a sua volta liberamente ispirata al volume “I segreti del processo Monti e Tognetti” (due condannati a morte dal governo pontificio), di Gaetano Sanvittore.

Commenti
Ci sono 11 commenti
O. Manni
Paul Manoni 2013-04-03 20:21:43
C'è di che esserne schifati ad avere un concittadino come "il metro cubo di letame" (cit.) in questione. Ha fatto ammazzare più persone questo soggetto, primo avversario e nemico dell'Italia unita, che Torquemada e tutte le sue sentenze. La TV pubblica, quella per cui gli italiani, compresi i non credenti, pagano il canone, dovrebbe trasmettere ben altro, piuttosto che delle fiction a puntate contenenti sicuri messaggi revisionisti.
gio 2013-04-04 06:40:16
Nel bene e nel male fa comunque parte della storia
Cornelio 2013-04-04 09:47:15
Abbiamo un Serial Killer famoso a Senigallia! Ficooo!!!!
Paolo 2013-04-04 09:48:41
Più nel male, direi.
Paul Manoni 2013-04-04 10:04:57
@gio, anche Hitler fa parte della Storia, ma dubito che i tedeschi, oggi, ne vadano fieri, tanto da farci una fiction a puntate in chiave celebrativo/revisionista.
O. Manni
Paul Manoni 2013-04-04 13:31:14
@Cornelio, ma magari lo fosse stato davvero un serial killer...Almeno la gente si sarebbe data una svegliata sin da subito e lo avrebbe riconosciuto per ciò che era. No, qui il problema è che l'infallibile Papa in questione, le persone le faceva ammazzare da altri. Così avrebbe ben preservato la sua levatura etica e morale, quel tanto che basta da guadagnarsi betificazione e santità. Per capirci, qui non si parla solo del famoso caso di "Edgardo Mortara", o dell'esecuzione del concittadino e patriota "Girolamo Simoncelli". Qui si parla perfino di stragi come quella di Perugia del 1859. Scommettiamo che la RaiTV non farà mai una fiction a puntate su queste vicende? E' logico poi, che il beota telespettatore ingaro ed ignorante, vedrà sempre quel "metro cubo di letame" come il loro "Papa-Re". Preferirei facessero una fiction a puntate del concittadino "Mastro Titta" a questo punto...Almeno su quel periodo storico e su Pio IX, verrebbero raccontate delle verità, non delle sciocchezze.
Riccardo De Amicis 2013-04-04 14:46:23
Gregorio XVI e Pio IX, sono due pontefici
che si batterono strenuamente contro la compagnia delle Indie (East India Company e la Royal African Company) dedite alla tratta degli schiavi (di cui John Locke e Voltaire erano azionisti). Basti leggere il Sillabo, con cui il grande Papa di Senigallia insieme all'enciclica Quanta cura nella ricorrenza della solennità dell'Immacolata Concezione (8 dicembre 1864) condanna il liberalismo, l'ateismo, il comunismo, il socialismo, l'indifferentismo e le altre eresie nate dalla rivoluzione francese.
Riccardo De Amicis 2013-04-04 15:11:42
Padre Pio Maria Mortara, morto a 90 anni in Belgio nel 1940, ha scritto un memoriale sulla sua vicenda finalizzato a far tacere una volta per tutte le illazioni sul suo conto. Quest'opera, conservata nell'archivio del suo Ordine è stata pubblicata qualche anno fa, ma pur essendo densa di fede cattolica e di devota gratitudine verso Pio IX, non è stata sufficiente a far tacere le calunnie su questo grandissimo Papa che si sono rinverdite in occasione della sua beatificazione. Come se la Chiesa dovesse chiedere il permesso del "mondo" per fissare i criteri in base ai quali proclamare la santità di un suo figlio. Ma oggi la cultura occidentale, caduta sotto il dogmatismo imposto e controllato dalla political correctness (politicamente corretto) pretenderebbe anche questo e infatti agisce con ogni mezzo per incoraggiare il pregiudizio contro il Cattolicesimo e, in particolare, contro quegli uomini che, al suo interno, si sono mostrati più coerenti con la dottrina millenaria della Chiesa. Pio IX è fra questi e il caso Mortara è tra le sue colpe più imperdonabili. Contra facta non valent argumenta ... Per chi volesse saperne di più consiglio "Io, il bambino ebreo rapito da Pio IX, Il Memoriale inedito del protagonista del caso Mortara", Le scie Mondadotri (2005) e l'articolo http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/13/Non_diffamate_Pio_mio_santo_co_9_050613030.shtml
O. Manni
Paul Manoni 2013-04-04 17:28:49
@Riccardo, sveglia che è tardi! Gregorio XVI e Pio IX, condannarono la schiavitù DOPO che fù bandita dalla quasi totalità dei paesi europei (guardare le date di tali abolizioni potrebbe aiutarti). Bisognerà attendere ancora il Concilio Vaticano II per risolvere la questione definitivamente. Stessa cosa fece con la "pena di morte". Venne abolita ufficialmente in Vaticano solo nel 2001 (già...2001!). A i tempi di "Mastro Titta", il senigalliese famoso per essere stato il più grande boia di Roma, il tuo amichetto Pio IX, evidentemente non si era accorto che nel Granducato di Toscana, era già stata abolita da un bel pezzo. Tutto questo, fortunatamente per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, non desta dubbi, ne perplessità al cittadino medio italiano...Quello che viene educato "secondo dottrina", nell'allevamento intensivo dell'Ora di Religione nelle scuole pubbliche, a spese del contribuente.
O. Manni
Paul Manoni 2013-04-04 17:49:30
@Riccardo, per me, è oggettivamente osceno parlare di "libertà religiosa", "pregiudizi contro il cattolicesimo" o addirittura fare del confusionale vittimismo, quando si criticano i metri di giudizio per la santità e le beatificazioni della Chiesa. Tantopiù sul caso Mortara, checchè ne posa dire o scrivere Mortara stesso. Tutto cominciò a Bologna, allora parte degli Stati della Chiesa, la sera del 23 giugno 1858. Due gendarmi si presentarono all'improvviso alla casa dei coniugi Mortara, ebrei, per avvertirli che il rappresentante del Sant'Uffizio nella città, l'inquisitore Pier Gaetano Feletti, frate domenicano, aveva dato ordine di portare via dalla famiglia Edgardo, che aveva sei anni, perché il piccolo, era stato segretamente battezzato da Anna Morisi, una ragazza della campagna bolognese che stava a servizio dai Mortara. Già con questi presupposti, parlare di "Libertà di religione" o "pregiudizi nei confronti della Chiesa", è assurdo. Mortara, a 6 anni, cioè da incapace di intendere e volere, venne battezzato da una contadina e rapito alla famiglia ebrea dagli inquisitori in quanto cattolico. Davvero vuoi parlare di "Libertà di religione"??? Se fossi stato tu, rapito a 6 anni da una manica di "soviet bolscevichi mangia bambini", e fossi stato oggetto della loro educazione al comunismo e socialismo, scommettiamo che poi in punto di morte, dopo una vita di lavaggio del cervello, non avresti avuto che parole di elogio nei confronti dei tuoi rapitori ed aguzzini??? Cerchiamo di non perdere la trebisonda definitivamente, per favore...! A dire che "Sua Maestà" era sostanzialmente un metro cubo di merda, era Giuseppe Garibaldi. Padre della Patria. La stessa Patria che voialtri MSI-FT vi canidate a difendere ad oltranza. Ti pare un caso che a Senigallia, nella città natale di Pio IX, intorno alle sue proprietà cittadine (Duomo, Stabilimento pio, ecc, ecc), ci siano tutte vie, piazze e luoghi intitolati a perosnaggi del Risorgimento italiano come Garibaldi, Mazzini, Pisacane, Bandiera, ecc, ecc??? Nel passato anche recente, evidentemente c'erano patrioti migliori di quanto non si possa pensare, visto il recinto immaginario che con quelle intitolazioni a vie e piazze, hanno costruito intorno al tuo Papa.
libero 2013-04-04 18:13:03
Pio IX° lasciò condannare a morte il rappresentante seigalliese delle Repubblica Romana Girolamo Simoncelli (piazza intitolata accanto al Foro Annonario), che aveva salvato la vita ai parenti del papa, minacciati di morte dalla compagnia degli "ammazzarelli", estremisti anti-clericali .... e questo spiega chi fosse il personaggio .... in Via Chiostergi, vicino alla Rocca Roverasca, c'è un piccolo monumento che ricorda il luogo dell'esecuzione per mano degli svizzeri, con la città presidiata dagli austriaci, per far capire quanto il popolo amasse il papato, che si reggeva solo con i mercenari stranieri !
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