L’America ha paura dei Fratelli Ariani
Tre omicidi in due mesi scuotono gli Stati Uniti per l'escalation di una gang attiva anche nelle carceri
Ora ci sono pure gli agenti dell’FBI in Texas, a collaborare con le indagini su tre omicidi legati ad una gang che fa del razzismo e della violenza la sua bandiera e del nazismo la sua filosofia. E l’America torna ad avere paura di bande di criminali che contano sempre più adepti soprattutto nelle carceri, dove avvengono tanti di quegli omicidi da farla considerare una vera e propria strage.
Sono i Fratelli Ariani a terrorizzare gli Stati Uniti: sospettati di essere i responsabili di tre omicidi in due mesi, hanno per il momento sulle spalle – stando alla CNN e alla FoxNews – l’assassinio di un procuratore distrettuale, Mark Hesse, ucciso in un parcheggio; di un altro procuratore, Mike McLelland, ucciso con la propria moglie nella sua abitazione; e del responsabile delle carceri del Colorado, Tom Clemes.
L’organizzazione sembra risalga agli anni ’60, nata forse proprio dal carcere di San Quintino: è ritenuta essere la responsabile di quasi il 20% degli omicidi commessi ogni anno in America, specialmente di quelli in prigione. E non se ne può uscirne, se non con la propria morte.
I principi dei Fratelli Ariani sono noti un po’ a tutti: la purezza della razza ariana e la lotta ai nemici neri, ispanici, asiatici. Ma anche i bianchi che non condividono le regole rischiano grosso.
E ora l’America (e soprattutto il Texas) ha paura della crescente escalation di violenza che ha portato l’FBI a collaborare con i Texas Rangers per far riprendere il corso alle indagini fermatesi con l’uccisione di due procuratori distrettuali in due mesi e del responsabile delle carceri in Colorado.
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