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Sanità a Senigallia: 7 domande alle quali trovare una risposta

Dal medico Carlo Massacci e dal consigliere Roberto Mancini una riflessione sul ruolo in Area Vasta

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Ospedale di Senigallia

Tutti parlano di sanità. Pochi conoscono i meccanismi di governo della sanità.  Molto raramente il cittadino-paziente è al centro dell’attenzione del sistema.

Da medico con un po’ di esperienza e da consigliere comunale, spesso ci vengono poste domande come:
a)    Se pago le tasse per un servizio pubblico, perché spesso sono obbligato ad accedere alle strutture private pagando qualche volta di tasca mia?
b)     Che garanzie ho che le scelte mediche che vengono fatte sulla mia persona rispondano solo alle logiche della mia salute piuttosto che ai vantaggi che derivino a qualcuno?
c)    Perché raramente riesco ad ottenere informazioni convincenti in modo comprensibile ed adatto al mio livello di conoscenza?
d)    Se lo stato deve spendere di meno, perché non riduce le convenzioni con il privato prima di ridurre l’offerta pubblica di servizi?
e)    C’è qualcuno che è veramente convinto che tagliando 450 posti di lavoro si risolva il problema del deficit sanitario regionale anche se non si vanno a rimuovere i mille interessi che girano intorno alla sanità?
f)    Se abito a Senigallia e se il mio problema non può essere risolto a Senigallia, perché debbo andare a Jesi e Fabriano, passando magari vicino all’Ospedale di Torrette, senza però potermi fermare, solo perché l’organizzazione prevede così?
g)    Perché l’organizzazione sanitaria non si adatta alle necessità del cittadino utente , ma pretende che sia il cittadino ad adattarsi ad una organizzazione sanitaria autoreferenziale ?

Un invito al sindaco Mangialardi:
Approfondisca le domande di cui sopra, le adatti alla realtà di Senigallia, si attivi a che venga ridiscussa la posizione di Senigallia all’interno della Area Vasta 2 proponendo una fruttuosa integrazione tra la struttura ospedaliera di Senigallia e l’Ospedale di Torrette, alla stregua di quanto già avvenuto tra Fano e Pesaro.
Nella navigazione a vista dell’ultimo periodo, un’idea che si accende illumina più di un faro.

da Carlo Massacci, medico, e Roberto Mancini, consigliere comunale

Commenti
Ci sono 4 commenti
Bond, James Bond 2013-04-01 16:35:52
a) perché il personale sanitario è insufficiente a garantire le prestazioni richieste dalla popolazione (delle due una: o chiedete meno prestazioni o aumentate il personale che le eroga)
B) nessuna però esiste il concetto di "scelta" : se un professionista non mi aggrada lo cambio (come succede per ingegneri, avvocati, architetti etc)
C) vedi B ed aggiungerei che... a volte basta chiedere
D)perchè non si può dire........però basta un poco di immaginazione italiota
E) no però aiuta (10 primari in meno= 1000000/1500000 di euro risparmiati)
F) le porte dell'ospedale di Senigallia (ed anche di quello di Ancona) sono aperte sia per entrare che per uscire. Il cittadino per la legge italiana ha possibilità di assistenza in tutto il territorio nazionale quindi basta prendere la macchina e partire. La correttezza morale vorrebbe che colui che si rivolge ad una struttura perché la preferisce ci si rivolga poi sempre e non solo quando gli fa comodo
G) perché chi ha votato il governo regionale? Lo avete votato voi! Come mai allora i politici che governano non vi stanno a sentire? Chi è causa del suo mal pianga se stesso .
E concludo: a Torrette serpeggia un convincimento: noi siamo i più bravi e quindi dobbiamo fare tutto noi. Se questa è integrazione io me ne guarderei bene.
PS: ma chi scrive ci capisce di sanità?
giulietto 2013-04-01 18:50:41
provate a fare queste domande a sindaco e giunta mentre li trovate ad inaugurare qualche bar o negozio del centro magari lì vi risponderanno!
Tarcisio Torreggiani 2013-04-02 08:27:47
SOLO CON LE DIMISSIONI DI SPACCA SI POTRà RIPRENDERE A PARLARE DI GOVERNO DELLA sANITà
Iuri 2013-04-03 00:18:24
Bond, dalle risposte che dai, così superficiali e fuorvianti sei tu quello che non "capisce" di sanità! Singolare è la risposta B, che è priva di qualsiasi logica perchè rivolgendoti alla sanità pubblica tu mica lo scegli il professionista ( o perlomeno non lo scegli direttamente); ma soprattutto la risposta D che esprime quasi un laissez-faire riguardo tutti gli intrecci politico-economici che costituiscono il sistema sanitario oggi, come se tutto fosse normale e giustificabile!
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