Allergie 2013: in aumento i soggetti affetti da disturbi allergici
Anche il fumo tra i principali responsabili: alcuni consigli utili per prevenire l'insorgenza di malattie
Sempre più frequentemente l’arrivo della primavera coincide con l’insorgenza dei più comuni sintomi allergici, quali ad esempio la lacrimazione degli occhi, starnuti e tosse continua, spesso causati da acari o pollini nell’aria, propri della stagione primaverile.
Il numero dei soggetti affetti da allergie è in esponenziale aumento ed interessa principalmente i più piccoli: si calcola che circa il 20% dei bambini in Italia soffre di allergie, a fronte della assai più contenuta percentuale del 7% stimata negli anni Novanta.
Le ragioni sottese a tale fenomeno sono ricollegabili principalmente a fattori di predisposizione ereditaria, anche se, tuttavia, gli stili di vita attuale incidono in maniera considerevole sull’aumento di malattie allergiche: eccessiva igiene personale, stress, inquinamento atmosferico e fumo sono i maggiori responsabili.
In particolare, gli esperti hanno osservato quanto siano maggiormente predisposti all’insorgenza di malattie allergiche o di asma bronchiali i bambini che convivono con soggetti fumatori. Il fumo di sigaretta, in effetti, contiene importanti molecole irritanti.
In un quadro di cura, ma soprattutto di prevenzione, gli esperti consigliano di seguire alcune facili regole per evitare l’insorgenza di allergie già durante la gravidanza o nei primi mesi di vita dei bambini: smettere di fumare, evitare di esporre i neonati al fumo passivo, favorire l’allattamento al seno per almeno i primi sei mesi ne rappresentano alcuni esempi.
In presenza di un bambino con sospetti sintomi di allergia, il primo passo da seguire è quello di recarsi presso il proprio pediatra, il quale potrà indicare, se necessario, lo specialista in allergologia pediatrica idoneo. Laddove venga accertata, a seguito di test sulla cute o sul sangue, la presenza di malattie allergiche, si renderanno necessarie azioni di prevenzione secondaria. Generalmente si ricorre a rimedi farmacologici, quali antistaminici e cortisonici. Di rilevante importanza nella prevenzione di reazioni allergiche a lungo termine, è anche il vaccino, meglio definito Immunoterapia Specifica (ITS), che, va ricordato, può essere prescritto solo dallo specialista pediatra-allergologo.
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