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Ponte dell’Acquasanta: nuovo incontro, nuove domande

Il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano insiste affinché i cittadini e le imprese vengano risarcite

Il guado sul fiume Cesano crollato a fianco del vecchio ponte crollato un anno prima

Si è svolto, nella serata di mercoledì 27 marzo, un incontro pubblico per il ponte dell’Acquasanta, indetto dall’Amministrazione Comunale di Mondavio. Tra gli intervenuti vi era anche il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano, i cui portavoce hanno rivolto una domanda ai Sindaci di Mondavio, Federico Talè, e di Corinaldo, Matteo Principi, presenti.

Da che parte stanno i Sindaci? Da quella di quei funzionari burocrati e di quegli Enti che ci hanno fatto cadere un ponte causando danni e disagi a questo territorio o alla testa dei cittadini per difendere i loro diritti e pretendere il risarcimento dei danni cagionati?” è stato pubblicamente chiesto ai due primi cittadini delle comunità direttamente interessate.
Chiara è stata la risposta dei Sindaci e dell’Assessore Galluzzi – scrivono in una nota stampa dal Comitato – loro stanno a difesa delle Istituzioni, cioè fingono di ignorare le responsabilità dei funzionari provinciali. Ma cosa sono le Istituzioni, che la Repubblica si è data attraverso la Costituzione, se non un mezzo che serve anche a tutelare i diritti dei cittadini?“.

Ma il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano aggiunge nuove domande:

– Perché, ad oggi, gli amministratori non hanno chiesto conto ai loro funzionari della negligenza con cui hanno operato nell’affrontare la questione del ponte? All’epoca bastava ripararlo con poche decine di migliglia di euro invece hanno aspettato e lo hanno fatto cadere causando un danno di più di 3 milioni di euro.
– Perché i cittadini debbono affrontare costi quotidiani per un tragitto più lungo e le imprese subire mancati guadagni?
– Perché non dobbiamo pretendere che ci siano riconosciuti i danni economici che stiamo subendo?
– Cosa aspettano i Sindaci a pretendere che i diritti dei loro cittadini siano riconosciuti? Preferiscono difendere coloro che ci hanno causato i danni?
E’ grazie alla pressione del Comitato se gli amministratori riescono a muoversi.

E l’attività del Comitato non cesserà – assicurano – fino al raggiungimento dei due obiettivi, ovvero la ricostruzione del ponte dell’Acquasanta e il risarcimento dei cittadini, delle famiglie e delle imprese danneggiate dall’incuria della burocrazia.
Il ponte provvisorio è solo un passaggio obbligato e necessario.

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