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Il sindaco di Senigallia in Rai lancia il suo grido d’allarme per le comunità locali

Maurizio Mangialardi intervistato dalla trasmissione Agorà ha ribadito le critiche al patto di stabilità

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Maurizio Mangialardi

“E’ da tempo che dal mio punto di osservazione privilegiato vedo crescere il disagio e la sofferenza dei cittadini di Senigallia come del resto d’Italia. Sono anni che ascolto la loro richiesta di aiuto che è ormai diventato un grido d’allarme. Ora però il tempo della diplomazia è finito.

Adesso che assisto impotente giorno dopo giorno alla disperazione delle imprese che chiudono, della gente che perde il lavoro, dei giovani disoccupati, non me la sento più di rifugiarmi nella comoda scorciatoia della ragionevolezza e del senso di responsabilità. Quell’impegno che come Sindaco ho assunto di essere sempre dalla parte dei cittadini mi impone di assumere posizioni precise e di compiere gesti concreti.”

Con queste parole il Sindaco Mangialardiaveva denunciato nei giorni scorsi una situazione che penalizza sempre di più i Comuni italiani inchiodati dalla rigidità eccessiva di un patto di stabilità che impedisce loro di utilizzare i fondi dei quali dispongono per pagare le imprese che hanno eseguito i lavori.
Un grido di dolore raccolto questa mattina, giovedì 21,  anche dalla trasmissione di approfondimento politico, Agorà, in onda su Rai 3 e condotta dal giornalista Gerardo Greco. Agorà ha dedicato un lungo servizio al nostro Comune, con un’intervista a Maurizio Mangialardi, spiegando quali sono le importanti opere di manutenzione che Senigallia, così come gli altri Comuni italiani, non può eseguire a causa del patto di stabilità, e la lista dei creditori che attendono lo sblocco dei pagamenti.
Una posizione rafforzata dalla partecipazione del Sindaco Mangialardi, sempre nella mattinata di oggi giovedì 21, alla manifestazione di protesta dei Comuni italiani promossa dall’A.N.C.I. per chiedere la revisione del patto di stabilità interno.

“C’è tutta l’Italia dei Comuni oggi  a Roma– sottolinea Mangialardiper chiedere al Parlamento e al Governo interventi immediati per garantire coesione sociale e servizi essenziali per le comunità locali. Chiediamo che il primo punto dell’agenda del prossimo Governo sia l’allentamento del patto di stabilità interno e lo sblocco dei pagamenti dei creditori della P.A. in modo tale da salvare la nostra economia dal completo dissesto. Come Sindaci ci sentiamo vicini alle famiglie e a quelle tante imprese condannate al fallimento a causa di restrizioni così rigide, mentre al contrario ci sarebbe bisogno di nuovi investimenti per opere pubbliche essenziali. Non possiamo più attendere – conclude Mangialardied in mancanza di risposte certe siamo disposti anche a sforare il patto di stabilità per ridare ossigeno ad un tessuto produttivo in agonia“.

Commenti
Solo un commento
almerino 2013-03-21 18:16:13
Questo patto di stabilità un p'o ci voleva non per il nostro sindaco che reputo una persona sensibile e responsabile ma per far capire a tutti gli amministratori pubblici come soffre una attività quando per colpa delle troppe tasse non riesce più a far fronte ai propri impegni e al fabbisogno della propria famiglia ed è costretto a chiudere o peggio fallire.
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