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Marche, inchiesta sui permessi alle centrali biomasse: quali conseguenze?

Lodolini: "Urge un confronto con i Sindaci e con le comunità in cui sono stati già autorizzati gli impianti"

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Senzanbocch 2013 - Giornata del baratto e del riuso
Una centrale Biogas

Continua a tener banco l’inchiesta aperta dalla Procura di Ancona, per far luce su alcuni permessi riguardanti gli impianti a biomasse, rilasciati con una certa ‘leggerezza’.

Al momento sono 12 le persone indagatecon l’accusa di violazione di leggi sulla Pubblica Amministrazione, abuso d’ufficio e ipotesi di reati ambientali. Tra di loro, tre funzionari del Servizio Regionale Territorio e Ambiente: il dirigente Luciano Calvarese ed i funzionari Sandro Cossignani e Mauro Moretti.

Secondo l’accusa, dietro le autorizzazioni poco chiare, ci sarebbe un ‘cartello-filiera‘ articolato in tre aeree: i gruppi economici, i tecnici progettisti di impianti e le imprese esecutrici dei lavori, tutte strettamente connesse tra loro.
Al riguardo, nei giorni scorsi, è intervenuto il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca, che ha immediatamente incaricato l’Avvocatura regionale di seguire costantemente l’evolversi della vicenda, in quanto la Regione potrebbe dichiararsi parte lesa e chiedere un sostanzioso risarcimento. Sempre Spacca, oltre a sottolineare la fiducia nella Magistratura, ha illustrato come la gestione amministrativa, responsabile del rilascio degli iter autorizzativi, sia separata dall’indirizzo politico.

E’ intervenuto anche Emanuele Lodolini , il neo deputato alla Camera, ha dichiarato: “Piena fiducia nell’operato della Magistratura unita all’auspicio che le indagini in corso possano fare luce sulla vicenda in breve tempo. Urge ora un confronto con gli amministratori del territorio, con i Sindaci e con le comunità in cui sono stati già autorizzati gli impianti, facendo seguito all’impegno di rilettura trasparente degli iter; e’ necessario regolamentare bene la materia delle autorizzazioni che necessitano di una programmazione territoriale fondata sulla valutazione di impatto ambientale, tenendo aperti i canali del confronto con le Amministrazioni Comunali ed i comitati cittadini.

Si attendono ora sviluppi della vicenda. Ci si interroga sulle conseguenze che questa questione possa avere sugli impianti sottoposti alla lente di ingrandimento, già autorizzati e quali ripercussioni potrà avere sui futuri iter autorizzativi.

In base ad una Legge Regionale (L.r. n. 30/2012), i Comuni infatti in questo momento, vengono scavalcati da qualsiasi decisone in merito: è la Provincia che si riserva di valutare la situazione e di dare il nullaosta alla messa in atto dell’opera. Alla luce di questa inchiesta, qualcosa, nel futuro, potrebbe anche cambiare.

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Commenti
Ci sono 3 commenti
Sandro Romiti 2013-03-19 09:23:36
Per corretezza delle fonti, la legge regionale è la n.3/2012
stefano 2013-03-19 12:49:57
Per completezza delle fonti, oltre alla L.R. n.3 del 26/03/2012 c'è anche la L.R. n.30 del 19/10/2012 che modificare la prima Legge.
Secondo inciso: entrambe le Leggi sono state fortemente sponsorizzate dal Governatore Spacca, ci ricordiamo della sua effervescenza in particolare nel fare approvare la seconda Legge.. Adesso Lodolini, che nell'ultimo periodo è colto da bulimia nello scrivere, viene a dirci che necessita "una rilettura trasparente dell'iter" e che bisogna tenere " aperti i canali di confronto con le Amministrazioni e i Comitati" (tòh!, allora questi non sono solo espressione dell'effetto nimby.). Dopo essere stati allergici , Lui e il suo partito, a qualsiasi forma di partecipazione alla gestione del territorio si scoprono improvvisamente possibilisti e disponibili ( sarà perchè soffia un altro vento?). A doversi sentirsi parte lesa sono i cittadini. Altro che il Governatore Spacca.
Guglielmo 2013-03-22 16:45:49
Faccio parte di un comitato contro la realizzazione di una centrale a biomasse a Ripatransone (Ap). Anche noi dopo aver presentato degli esposti alla procura, per un iter autorizzativo non chiaro, abbiamo segnalato il problema ai vari Spacca, Donati e anche Canzian.Siamo stati a dir poco snobbati da questi signori. Oggi però cadono tutti dalle nuvole, nessuno sapeva niente di niente......E' con assoluta tristezza dico che purtroppo in Italia la difesa del cittadino qualunque non verrà mai fatta dalla politica....è sempre necessario l'intervento della giustizia!
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