Conclave 2013: il nuovo Papa tra questi candidati?
Il successore di Pietro potrebbe celarsi dietro questi 13 nomi
Ci vorrà ancora qualche giorno prima che la fatidica frase Habemus Papam venga pronunciata. Il primo incontro di questo Conclave 2013 per eleggere il 266esimo sussessore di Pietro ha dato esito negativo. Nero era il fumo apparso dal comignolo della Cappella Sistina dopo la prima votazione.
Da mercoledì 13 marzo le votazioni saranno quattro al giorno, due al mattino e due al pomeriggio finché non si arriverà a un nome che possa accumunare tutti i porporati.
Come già accadde nel 1978 (venne alla fine eletto a sorpresa Karol Wojtyla), sembra non esserci un favorito indiscusso ad aspirare alle eredità di San Pietro.
Tante le voci che sembrano rincorrersi, ma al momento l’ impressione è che, più che un favorito, ci sia una rosa di ‘papabili’ costituita da 13 nomi. Tra i favoriti spicca sicuramente il nome dell’Arcivescovo di Milano Angelo Scola, stimato da Ratzinger. A pari merito con lui, Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di San Paolo, anche se quest’ultimo sembrerebbe aver perso un po’ di consensi durante gli incontri pre-conclave.
Ma anche: l’ex arcivescovo del Quebec, Marc Ouellet, attuale guida della Pontificia Commissione per l’America Latina; l’ungherese Peter Erdo, Arcivescovo di Esztergom-Budapest che da tre mandati è anche presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (Ccee); Christoph Schoenborn, Arcivescovo di Vienna ed ex allievo di Benedetto XVI;
l’Arcivescovo newyorkese Timothy Dolan, personaggio carismatico, dalla grande carica umana e dalle indubbie abilità nelle pubbliche relazioni; l’altro arcivescovo americano in lizza sarebbe Sean O’Malley, padre francescano allergico ai lussi e con un passato da missionario sull’Isola di Pasqua, balzato agli onori della cronaca per aver combattuto con pugno di ferro la piaga della pedofilia a 360°;Peter Turkson, arcivescovo emerito di Cape Coast e presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Gli altri due italiani in lizza sono Gianfranco Ravasi e Giuseppe Betori, il primo Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il secondo, è l’attuale Arcivescovo di Firenze.
Qualche posizione più indietro: Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila, amatissimo dai suoi connazionali, dotato di forte carisma è considerato un trascinatore di folle.
Ed infine i due outsiders Francisco Robles Ortega, Arcivescovo di Guadalajara (Messico) e John Onaiyekan, che, insieme a Turkson, sarebbe il primo Pontefice di Colore della storia della Cristianità.
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