I consiglieri del Ppe-Pdl: “Vivi Senigallia è ormai un’appendice del Pd”
Cicconi Massi, Cameruccio, Rimini e Mazzarini invitano inoltre Mario Fiore a lasciare la lista civica
Dai risultati del voto nazionale, il terremoto politico che ha portato una valanga di voti al Movimento 5 Stelle di Grillo, inevitabilmente porterà conseguenze anche nella politica locale, anche se tutti i gruppi del centro sinistra giurano che nulla cambierà.
Tra tutti, ci stupiscono particolarmente le posizioni della lista civica nata in appoggio al sindaco Mangialardi: Vivi Senigallia.
Ormai è chiaro a tutti: Vivi Senigallia non è più una realtà politica autonoma e strutturata (sempre che lo sia mai stata), ma nei fatti oggi è la mera appendice del Partito Democratico nella nostra città.
Nata come la terza gamba della coalizione Mangialardi, votata come pilastro moderato, civico e non partitico della coalizione, espressione di un voto più orientato al centro-destra, che al tradizionale elettorato di sinistra, oggi Vivi Senigallia, sedicente lista civica, è trasformata in una piccola sezione del PD.
Quali importanti proposta politiche sono arrivate da questa realtà civica? Quali idee mirabolanti per il rilancio della città? Quale reale atteggiamento civico?
Nulla di tutto ciò. Solo un sempre più marcato appiattimento sulle posizioni del PD e quel che è peggio di SEL, che seppur con pochissimi voti, rappresenta oggi l’azionista, con la “golden share” all’interno della giunta vantando i due assessorati chiave per la gestione della città: Urbanistica e Bilancio, cioè il governo reale del territorio ed i cordoni della borsa.
Ed oggi li vorremmo vedere i consiglieri di Vivi Senigallia pronti ad abbracciare le tesi del Movimento 5 Stelle, dopo le ultime strabilianti aperture del Sindaco Mangialardi, autoproclamatosi grillino ante litteram.
Sempre più in alto, diceva un vecchio slogan pubblicitario…sempre più a sinistra, sarà il prossimo slogan di Vivi Senigallia per questa nuova fase politica.
Vorremmo ricordare agli anonimi di Vivi Senigallia che il loro tanto fondamentale 8% di voti raccolti nel 2010, oggi non sarebbero così fondamentali per la vittoria del sindaco.
L’ultimo pensiero di affetto all’amico Mario Fiore: l’unico che dentro quel gruppo può ancora dirsi coerentemente civico e moderato: Mario lascia le brutte compagnie, tanto loro non ti vogliono nemmeno e torna ad essere vera espressione di civismo ed autonomia.
Alessandro Cicconi Massi, Gabriele Cameruccio, Enrico Rimini, Alessandro Mazzarini
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