Furti a Marina di Montemarciano, Montignano e sul lungomare Marconi
Carabinieri indagano su una serie di furti ai danni di abitazioni private e del ristorante l'Ancora
Nuovi furti a Senigallia e Marina di Montemarciano e ancora pochi dati per risalire all’identità dei responsabili. Così potremmo riassumere i tre casi avvenuti nelle ultime ore tra venerdì 15 e sabato 16 febbraio 2013, in alcune abitazioni e in un’attività di ristorazione nella giurisdizione senigalliese.
I Carabinieri della Compagnia di Senigallia stanno indagando su un furto verificatosi a Marina di Montemarciano, in Via delle Betulle, dove ignoti hanno approfittato dell’assenza dei padroni di casa per mettere a soqquadro l’abitazione e asportare oggetti preziosi. Oltre a non poter usufruire di videocamere di sorveglianza o testimoni, i militari non hanno nemmeno potuto effettuare i rilievi alla ricerca di impronte digitali utili alle indagini poiché i proprietari avevano già risistemato il tutto.
Ma i militari dell’Arma senigalliese stanno svolgendo ricerche e indagini su altri due casi avvenuti a Senigallia.
Uno si è verificato nella frazione di Montignano, in Via Caprera, dove ladri non ancora identificati, dopo aver forzato una porta finestra, si sono introdotti in un’abitazione, hanno manomesso una cassetta di sicurezza e asportato alcuni monili. Neanche qui è stato possibile ricavare elementi utili alle indagini.
L’ultimo episodio è avvenuto invece sul lungomare G. Marconi, ai danni del ristorante L’Ancora, nei pressi del porto senigalliese. Qui, un ladro si è introdotto, approfittando dell’orario di chiusura, all’interno del ristorante per asportare un computer portatile ed altri effetti.
I militari, grazie al sistema di sorveglianza interno del locale, hanno potuto riconoscere e identificare senza ombra di dubbio che si trattasse di un pregiudicato della zona, J.M., classe 1983, tunisino, noto per precedenti specifici, senza fissa dimora.
Non è stato però rinvenuto nemmeno presso l’ultimo giaciglio, che l’uomo aveva precedentemente costruito con cartoni e pezzi di legno per ripararsi dalle intemperie, motivo per cui i militari ritengono che si sia allontanato da Senigallia per rivendere altrove la merce rubata.
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