Come già successo nel 2012, febbraio si conferma il mese più critico per l’influenza. Dai dati della  rete di sorveglianza Influnet, solo nella prima settimana di febbraio sono stati registrati quasi seicentomila nuovi casi.

I sintomi più comuni sono febbre, malessere generale, dolori muscolari e respiratori, tosse. Ad influire sul numero crescente di ammalati, anche gli sbalzi termici dovuti al susseguirsi di brevi ma violente perturbazioni a repentini rialzi di temperatura.

Il numero totale delle vittime dell’influenza da inizio stagione è arrivato a circa tre milioni superando di gran lunga gli ammalati del 2012. Sicuramente ad incidere su questi dati, il calo effettivo delle vaccinazioni dovuta al sequestro di alcuni lotti nei mesi scorsi, che ha provocato una diminuzione di fiducia da parte della popolazione.

Al riguardo, le Marche possono ‘vantare’ un piccolo record: è la regione che ha fatto registrate per il mese di gennaio, il maggior numero di casi di influenza su scala nazionale (dati della Società Italiana di Medicina Generale). In questa poco invidiabile classifica seguono nell’ordine, Valle d’Aosta, Piemonte, Molise, Campania e Sardegna.