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Annita Garibaldi a Barbara con un libro sul nonno Ricciotti

La presentazione del volume si svolgerà il 18 gennaio alle ore 17 presso il Cinema-teatro

Comì di Cucina
Giuseppe Garibaldi

Il Comune di Barbara, in collaborazione con il Comitato provinciale di Ancona dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e la Sezione “Garibalda Canzio” di Castelbellino dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, ospita venerdì 18 gennaio alle ore 17, presso il Cinema-teatro di Barbara la presentazione dell’opera di Annita Garibaldi Jallet: “Ricciotti. Il garibaldino irredento“.

Oltre all’autrice, pronipote di Giuseppe Garibaldi e nipote dell’eroico figlio Ricciotti, già docente di materie giuridiche nell’Università di Bordeaux,e presidente della suddetta Associazione, con sede a Roma, presso il museo garibaldino di Porta San Pancrazio, interverrà il prof. Gilberto Piccinini, docente di storia contemporanea nell’Università di Urbino e presidente del Comitato provinciale di Ancona dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.

Ricciotti, che, come un precedente figlio di Garibaldi, aveva ricevuto il nome di un patriota – un laziale morto al seguito dei fratelli Bandiera -, malgrado fosse gravemente menomato ad una gamba per un incidente infantile, volle imitare il fratello maggiore Menotti, per eroismo e patriottismo. Sperimentato l’agognato e spavaldo battesimo del fuoco a Bezzecca nel 1866, l’unica vittoria italiana nella III Guerra d’Indipendenza, combatté fino all’ultimo nella gloriosa sconfitta di Mentana del ’67, per l’annessione del Lazio, dove si distinse l’anconetano Augusto Elia al comando di un battaglione marchigiani, ma dimostrò altresì abilità e coraggio quando, accorso in aiuto della Repubblica Francese, riuscì a catturare, al comando della sua truppa, circa duecento prussiani, strappando loro l’unica bandiera rimasta in mano francese nell’infelice guerra del 1870.

Dopo aver guidato una spedizione in Grecia contro i Turchi, allo scoppio della I Guerra Mondiale spinse i suoi figli ad arruolarsi immediatamente con i Francesi nel 1914, contro gli Imperi centrali: due morirono, gli altri due, il condottiero Peppino e Sante, il padre di Annita, si coprirono di gloria negli scontri che videro altresì come protagonisti il senigalliese Giuseppe Chiostergi, ferito e prigioniero, con l’anconetano Oddo Marinelli, futuro presidente, nel 1943-’44, del Comitato di Liberazione Nazionale delle Marche contro l’invasione hitleriana della penisola.

L’incontro sarà preceduto dall’inaugurazione ufficiale – alle 17.30 presso Palazzo Mattei – della mostra permanente “Marchigiani nel Risorgimento: documenti e cimeli dal 1808 al 1945“,, il cui catalogo verrà presentato dall’autore il 25 aprile, alle ore 21, nella stessa sede.

da Ettore Baldetti

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