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Senigallia, condannato a dieci mesi per aver aperto nudo alla receptionist

Sanbenedettese patteggia ma sostiene di non aver commesso il fatto

Lungomare G. Mameli a Senigallia, spazzato dal vento

Patteggia una condanna a dieci mesi perché non si poteva permettere più le parcelle dell’avvocato, ma non avrebbe commesso il fatto. Così si è difeso un 37enne di San Benedetto del Tronto accusato di violenza sessuale da una receptionist di un albergo sul lungomare nord di Senigallia. Il fatto risale al Natale 2011, quando l’uomo avrebbe – secondo la versione della 23enne straniera che lo accusa – chiamato con insistenza la receptionist per farsi spiegare come far funzionare il telecomando della tv.

Ad aprirle la porta però ci sarebbe andato nudo, addirittura con il telecomando verso le parti intime, Poi avrebbe afferrato la ragazza e tentato di gettarla nel letto, fino a che lei non è riuscita a divincolarsi.

Ma la versione fornita dall’uomo al gup del Tribunale di Ancona è ben diversa: ha sostenuto infatti di essere lì per un appuntamento d’amore e, mentre l’amante era un attimo fuori, cercava di far funzionare la tv. Non riuscendoci, avrebbe chiamato la receptionist ma l’avrebbe accolta in canottiera e slip, con tanto di babbo natale in bella vista. Il che avrebbe fatto scappare la donna senza alcun strattonamento.

L’uomo è stato condannato a dieci mesi per violenza sessuale.

Commenti
Solo un commento
O. Manni
Pau Manoni 2013-01-12 00:53:02
Buffa questa storia. A me l'anno scorso è accaduto il contrario. Ovvero, in un albergo di Verona, mentre ero pacificamente e serenamente nudo nella mia camera ad attendere mia moglie, una receptionist mi è piombata in camera. Ha aperto la porta, non so tutt'oggi per quale motivo, e quando mi ha visto come mamma m'ha fatto, con evidente imbarazzo ha chiuso la porta scusandosi. Avrei anche potuto reclamare con il direttore dell'albergo, ma francamente ho preferito lasciar stare, classificando quell'invadenza, come un errore della ragazza che con il suo passpartout, aveva sbagliato camera. Capita, insomma. Qui, in questo caso, la faccenda è ben diversa, ma a grandi linee, se fossi stato nel "Sanbenedettese", non avrei patteggiato un bel nulla di nulla, anche a costo di finire sotto un ponte. Non patteggio 10 mesi per "violenza sessuale" se non ho commesso il fatto, per intendersi.
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