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Senigallia, Fiore interviene sulla dipendenza da gioco d’azzardo

"Rischio concreto soprattutto per i minori"

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Ultimamente sta aumentando sempre più l’attenzione verso l’esponenziale incremento delle slot machine, in tutta Italia così come nel nostro territorio, un fenomeno che è stato anche sottolineato da un recente intervento di Marcello Mariani.

In questo contesto generale ci sono due pericoli ben conosciuti: la dipendenza che il gioco d’azzardo potrebbe causare verso le persone adulte e il rischio concreto che anche i minori si avvicinino al gioco e per questo è necessario porre molta attenzione verso questo aspetto. Sul primo punto è ovvio che in primo luogo chi gioca deve mettere la propria prudenza e consapevolezza, ma in questo lo stato e i comuni devono garantire una certa tutela.

Su questo già è stato imposto che le nuove sale da gioco debbano avere una certa distanza da luoghi sensibili come scuole e chiese, provvedimento votato anche in Consiglio Comunale, ma sarebbe bello se la nostra città si facesse promotrice di nuovi interventi sotto questo aspetto: in proposito ho richiesto una convocazione della Commissione con il Presidente ai servizi alla persona Simeone Sardella, per discutere del fenomeno in continua crescita con la crisi che imperversa e per capire, se possibile, numeri alla mano, l’ incidenza del problema sul territorio di Senigallia.

Per quello che riguarda la questione dei minori, come ben risaputo i giochi con vincite di denaro sono vietati alle persone con meno di 18 anni proprio per la tutela dei giovani, che possono essere facilmente preda di eccessi e comportamenti di dipendenza abili nel generare inevitabili risvolti negativi e patologici.

E’ risaputo anche del notevole giro di affari che si è sviluppato attorno alla legalizzazione delle scommesse e dei giochi in denaro, ma questo non può causare un rischio per le parti più sensibili in questo aspetto. Certo, dev’essere in primo luogo la famiglia a tutelare il minore con gli opportuni insegnamenti, ma in secondo luogo i titolari di tali esercizi devono far rispettare le regole proprio a difesa di una categoria fragile. Confido in questo nel buon senso da parte dei gestori.

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